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Cinespresso | April 26, 2024

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The Nice Guys

Andrea Di Cosmo

Review Overview

Cast
8
Regia
8.5
Script
8

Rating

Un thriller credibile nell'intreccio e irresistibile nella comicità grazie a una sceneggiatura generosa di battute, protagonisti in parte come discutibili detective, una regia dinamica e curata come la fotografia e i costumi.

Anno: 2016 Distribuzione: Lucky Red  Durata: 93′ Genere: Thriller, Commedia Nazionalità: Usa Produzione: Silver Pictures, Waypoint Entertainment  Regia: Shane Blacke Uscita: 1 Giugno 2016

Russel Crowe e Ryan Gosling divertenti poliziotti negli anni 70

Nella Los Angeles degli anni settanta un investigatore privato, Holland March (Ryan Gosling), e un detective senza scrupoli, Jackson Healy (Russell Crowe), si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde un caso molto delicato.

L’idea vincente della storia riguarda due idioti che vivono uno scenario degradato di traffici, pornografia, crimine e corruzione e debbano affrontare casi serissimi per cui non sembrano avere mezzi e attitudini.  I casi di crimine misterioso si intrecciano con questioni più grandi che vedono la collusione tra potere politico e case automobilistiche che dà ulteriori sfumature e significati a una storia già ricca alla base.

La sceneggiatura è costruita con generose, continue ed efficaci battute. In tanta riuscita comicità però anche il thriller è credibile e ha i suoi misteri e svolte complesse. I due protagonisti si prestano benissimo nei ruoli e generosamente si prendono in giro come poliziotti atipici: Russel Crowe apparentemente più serio e Ryan Gosling relativamente più cialtrone. Un duo molto efficace che si arricchisce con la figlia di Holland. L’innocente ragazzina dalle doti nascoste che finisce per trovarsi ovunque tranne dove dovrebbe essere, fino ad avere un ruolo attivo nelle indagini, diventa irresistibile pensando all’aspetto e alla sua età . Inoltre un padre discutibile come quello interpretato da Gosling regala scene non proprio da esempio educativo quando la figlia assiste casualmente a risse e discutibili incontri e spesso è lei stessa a rimetterlo in riga.

L’azione funziona così come costruita da sceneggiatura e regia anche grazie alle abili inquadrature e al montaggio dinamico che mostra le numerose situazioni vissute dai personaggi e le continue sorprese tra cui la riuscita scena della festa e gli inseguimenti acrobatici al salone dell’auto di Detroit. La fotografia ricrea gli anni Settanta in maniera efficace. I costumi sono molto ricercati, in particolare la scena della festa e l’abito di Amelia, misteriosa e affascinante figura femminile cercata da tutti e che appare e scompare all’improvviso.

Inseguimenti, sparatorie, tanto umorismo e persino un po’ di riflessione sociale e di sentimento assemblano un film godibile; riuscito in molti punti nella costruzione dei vari aspetti e una conduzione non prevedibile e ricca sia di comicità ma anche di credibilità di un nucleo complesso dove i bislacchi personaggi contribuiscono incredibilmente ad una svolta decisiva.

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