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Cinespresso | April 26, 2024

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Corner-TV: Le serie da recuperare sotto l’albero e le novità del 2015

Corner-TV: Le serie da recuperare sotto l’albero e le novità del 2015
Martina De Angelis

Corner-Tv è tornato, pronto a raccontarvi gli ultimi mesi ricchissimi di eventi e a darvi qualche gustosa anticipazione su quello che porterà il 2015

Con le pause natalizie appena scattate, questo è il periodo migliore per iniziare qualche nuova serie, per rivedere le nostre preferite e prepararsi a ciò che ci aspetta a gennaio. In questi mesi sono uscite tante succulente novità, c’è stato qualche addio e l’attesa si è caricata per grandi inizi… Insomma, mettetevi comodi e godetevi un nuovo appuntamento con la nostra rubrica!

UN GRANDE ADDIO: Sons of Anarchy

Se siete fan dei SAMCRO di Kurt Sutter in questo momento state vivendo, proprio come me, un forte trauma da abbandono: dopo sette stagioni meravigliose Sons of Anarchy è giunto al termine qualche settimana fa. L’uscita è stata in grande stile, come è stata ogni singola puntata di una serie che forse in Italia non ha ancora preso molto piede, ma che negli USA ha fatto letteralmente impazzire tutti, e che ha toccato picchi di ascolti davvero impressionanti. Le avventure di Jax Teller, biondo motociclista-criminale, e dei suoi compagni di vita e di misfatti, ci ha tenuti incollati agli schermi senza un attimo di respiro: la serie è stata girata magistralmente, le trovate non sono mai state ripetitive e in sette stagioni si sono susseguiti una serie di colpi di scena che sono riusciti sempre a sorprendere e mai a risultare scontati.

L’attesissimo epilogo non è stato da meno: evitando gli spoiler per chi ancora non ha ancora visto la serie, si può dire che pure se era nell’aria da un po’ la possibile fine della storia, tutto è avvenuto nel modo più toccante, inaspettato e commovente possibile. L’ultima sequenza, gli ultimi 15 minuti, sono di grandissima potenza emotiva, l’interpretazione di Charlie Hunnam è di livello altissimo e tutto è accompagnato dalla splendida ballad “Come Join the Murder” che presenta un testo scritto dallo stesso Sutter, piena di conflitto, disturbante e bellissima come lo show stesso. Un grande finale per una grandissima serie, una “Final Ride” che difficilmente si dimentica… se non avete mai visto Sons of Anarchy fatevi un favore e iniziatelo subito!

 LA SORPRESA: Outlander

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Senza nessun dubbio, è Outlander la serie che merita il premio di più grande rivelazione del 2014. Nuovo prodotto di Starz e di  Ronald D. Moore (Battlestar Galactica) e tratto dalla fortunatissima Saga di Claire Randall di Diana Gabaldon, racconta la storia di Claire, un’infermiera che – alla fine della seconda guerra mondiale – fa un viaggetto con suo marito nelle Highlands scozzesi per riaccendere il fuoco della passione. Solo che Highlands sono considerate (tuttora) uno dei luoghi a maggior densità di eventi paranormali al mondo e Claire, un bel giorno, si ferma a cogliere fiori nel posto sbagliato. Viene sbalzata indietro nel tempo, fino al 1743, e finisce nelle braccia di un selvaggio clan di omoni in kilt e in quelle dello splendido e scozzesissimo Jaime. Già solo da queste poche righe dovreste capire perché vale la pena seguire questa serie, ma ecco i 5 motivi per cui non potete proprio perderla:

  1. La componente “Viaggio nel Tempo”, qualcosa che tutti noi abbiamo sognato ad un certo punto, figurarsi in un posto come la Scozia, figurarsi se dall’altra parte ci aspetta uno come Jaime. Entrambe le dimensioni temporali sono meravigliosamente caratterizzate, in particolare la Scozia del ‘700 sembra tornata in vita grazie alle pazzesche ambientazioni e ai costumi da sogno.
  2. Claire Beauchamp, la protagonista. Un personaggio forte, determinato, focoso, per niente prevedibile. Il 1743 della serie è un luogo in cui lo stupro è facile, violento e non necessariamente punito, dove la superstizione impazza al punto che la gente preferisce credere al demonio che alle malattie, dove una donna che alza la testa è giudicata e studiata come un oggetto sotto il microscopio. L’ingiustizia sociale è all’ordine del giorno e Claire è una che non accetta le ingiustizie: la forza del personaggio è proprio questa, e la rende irresistibile.
  3. I personaggi. Mai stereotipati, mai banali, affascinanti e con un adorabile accento scozzese. Partendo dal bel Jaime fino al pelato e baffuto Dougal e i i componenti del clan McKenzie, hanno una coerenza impeccabile e sono ben definiti: impossibile non amarli tutti!
  4. Gli attori. Il cast è di fantastico livello, ma in particolare i due protagonisti Caitriona Balfe e Sam Heughan riescono a riportare in vita con la loro bravura un mondo ormai scomparso. Quando guardi Caitriona non vedi lei, ma vedi Claire, la sua bellezza eterea, il suo carattere duro, e quando guardi  Sam non è lui ma è Jaime che si muove, pensa e parla come un perfetto scozzese doc.  Una prova di livello che merita di essere vista.
  5. La Scozia. Protagonista quanto gli attori in carne ed ossa, le ambientazioni dello show sono di quelle che levano davvero il respiro: le Highlands si mostrano in tutto il loro fascino antico e selvaggio, e fanno venire voglia di prenotare il primo volo disponibile per la Scozia.

Insomma, Outlander è un show imperdibile, ed ora è il momento buono per goderselo, dato che dopo i primi 8 episodi è in pausa fino al 4 Aprile 2015.

ANGOLO DELLE NOVITÀ

12 Monkeys

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Cos’è:  Debutterà il 16 gennaio per SyFy una serie nuova di zecca ispirata al film cult del 1995 di Terry Gilliam “L’esercito delle 12 scimmie”, che seguirà sul piccolo schermo la storia del film originale, quella di un uomo (Aaron Stanford, che prende il posto dell’originale Bruce Willis) che viene dal futuro per indagare sulle origini di un virus mortale che ha sterminato miliardi di persone, salvando solo gli animali. I principali sospetti cadono su un gruppo di ultra-ambientalisti che si fa chiamare Le dodici scimmie. Il viaggio del protagonista, però, sarà pieno di colpi di scena che renderanno la sua missione tutt’altro che facile.

A favore: Quando si tratta di futuri distopici, malati e un po’ schizzati le antenne di un appassionato non possono che scattare, e il film originale di Gillian è un piccolo cult che ci ha regalato le miglior performance di Willis e di uno psicotico Brad Pitt che si meritò anche una candidatura all’Oscar.

Il rischio: Oltre al riporre una storia già vista, il rischio più grande è rimettere le mani su un cult del genere: i paragoni con l’originale saranno inevitabili, e gli autori dovranno davvero compiere un miracolo perché il loro lavoro passi il severo esame.

 Glee, ultima stagione

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Cos’è: Sappiamo perfettamente di che si tratta, ovvero la serie-musical incentrata sulle vicende di un gruppo di liceali molto loser che trovano nel canto la loro strada per accettarsi e farsi accettare. La serie che fu una rivelazione, creata da Ryan Murphy (che ci crediate o no, questo è anche il papà di American Horror Story), è giunta alla sua sesta stagione, che sarà anche quella conclusiva: i ragazzi sono ormai cresciuti, ed è giunta l’ora di chiudere il cerchio, anche se non nel modo in cui il creatore aveva originariamente pensato; Rachel e Finn avrebbero dovuto avere il loro lieto fine, ma in seguito alla morte improvvisa di Corey Monteith il piano ha dovuto tristemente subire una modifica: il 9 gennaio allora ritroveremo tutti i volti noti della serie, e li vedremo tornare alle loro origini e rendere onore ancora una volta al loro amico scomparso, sia nella finzione che nella realtà.

A favore: La prima stagione di Glee fu molto fresca e innovativa, e se Murphy riesce a ritrovare quella brillantezza potrebbe essere una chiusura in grande stile. E poi Lea Michele canta, già nel promo, Let it Go, e un po’ di Frozen qua e là non può che fare bene.

Il rischio: Dopo il boom iniziale l’originalità della serie è andata scemando, spesso ripetendosi o comunque forzando un po’ troppo: il pericolo è che si continui su questa linea, invece di ritrovare la carica iniziale. Uno sguardo al promo della sesta stagione.

DA TENERE D’OCCHIO

Westworld 

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Cos’è:  Voci di corridoio la danno come la più attesa del 2015, e JJ Abrams, Anthony Hopkins, Michael Crichton sono solo alcuni dei nomi coinvolti nel nuovo grande show della HBO.  Remake/reboot del primo film girato da Michael Crichton (nel 1973, in italiano Il mondo dei robot) e racconta – essenzialmente – di una Isla Nublar dove, al posto dei dinosauri di Jurassic Park, ci sono i robot. Proprio Westworld, infatti, è il nome di un parco a tema popolato da androidi (indistinguibili dagli esseri umani) che promette la vacanza della vita a chi paga il biglietto. Solo che qualcosa (ah sì?) finisce per andare storto. Colpa della hybris umana, dell’imprevedibilità dell’intelligenza artificiale e di un sacco di altre cose che, di nuovo, somigliano parecchio al concerto di temi di Jurassic Park.

A favore:  La storia è estremamente intrigante, e il cast all’opera è a dir poco stupefacente: oltre i sopra citati, compare Jonathan Nolan, fratello di Christopher e vi sorprenderà forse di più sapere che gli episodi saranno anche diretti, oltre che scritti, da quest’ultimo. Quanto al cast, non è affatto male: Anthony Hopkins ed Evan Rachel Wood dovrebbero essere i protagonisti, a cui si aggiungono Miranda Otto, Thandie Newton, Ed Harris e molti altri.

Il rischio: Vedendo le prime immagini e leggendo le prime notizie, l’unico azzardo sembra quello di essere davvero troppo bello!

Heroes: Reborn

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Cos’è: Ok, se non sapete cos’è Heroes avete bisogno di chiudere tutto ora e andarvelo a vedere in un giorno e  una notte. La serie diventata presto un cult, venne interrotta bruscamente lasciando molte cose in sospeso, ma ora sembra essere giunto il momento di dare una nuova chance alla storia degli ordinari individui con straordinari poteri. Heroes: Reborn dovrebbe ripartire da dove si è interrotta la quarta e ultima stagione, aggiungendo nuovi volti e nuove storie, senza dimenticare da dove tutto è partito. Il grande ritorno è previsto in un punto non ancora definito del 2015 con 13 episodi e una web-series che la precederà per gettare le basi del nuovo arco narrativo … Io non vedo l’ora, e voi?

A favore: È Heroes. Questo dovrebbe bastare.

Il rischio: Molti lamentarono che le ultime stagione avevano avuto un calo di idee e trovate, il pericolo è… no dai, un nuovo Heroes, altro che allarme, qui c’è solo tanto entusiasmo!

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