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Cinespresso | April 26, 2024

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L’ululato di The Wolf of Wall Street

L’ululato di The Wolf of Wall Street
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
9
Regia
9
Script
9

Rating

La coppia Scorsese/Di Caprio torna al cinema e non delude. Una commedia fuori dagli schemi e coinvolgente destinata a diventare uno dei film dell'anno e forse a vincere qualche statuetta. Di Caprio supera se stesso regalandoci un personaggio eccessivo ma impossibile da non amare.

Anno: 2013 Durata: 185’ Distribuzione: 01 Distribution Genere: Commedia Nazionalità: Usa Produzione: Red Granite Pictures, Sikelia Productions, Appian Way, EMJAG Productions,TWOWS Regia: Martin Scorsese Uscita: 23 Gennaio 2014

Leonardo Di Caprio e Martin Scorsese di nuovo insieme in un film che ha tutte le carte in regola per essere coperto “d’oro”

Jordan Belfort è un giovane broker di New York che, in pochi anni, diventerà uno degli uomini piú ricchi degli Usa truffando milioni di investitori. Il film segue la folle cavalcata di Belfort, un neofita di Wall Street che si trasforma via via in un corrotto manipolatore dei mercati e in un cowboy della Borsa. Avendo acquistato una ricchezza enorme, Jordan la utilizza in alcool, droga e sesso sfoggiando una moglie ex-modella e una vita fatta di vizi sfrenati e ricchezze ostentate. Ma mentre la Stratton Oakmont, è sulla cresta dell’onda la SEC e l’FBI tengono d’occhio il suo impero contrassegnato dagli eccessi.

The wolf of Wall Street è la nuova opera di Martin Scorsese in coppia con l’ormai “anima gemella” Leonardo Di Caprio. Recensire un film del genere non è affatto facile e aggettivi come: eccessivo, cattivo e politicamente scorretto sono azzeccati ma sovradosati, dopotutto Wolf of Wall Street non è solo questo ma è tanto di più. Quello di Scorsese è un ritratto cinico e disarmante di un mondo che forse tutti noi immaginiamo cosí ma che il genio di Martin è riuscito a infarcire di tanto di quell’humor (nero) da rendere il film talmente sopra le righe da trasformare la drammaticità della storia in una commedia senza regole. E se la morale viene meno e vince il vizio (nel vero senso della parola) ci penserà l’immagine patetica e per certi versi drammatica dei protagonisti del film a ricordare al pubblico in sala che i soldi possono renderti felice… ma a che prezzo?

“Mi chiamo Jordan Belfort. L’anno scorso ho compiuto 26 anni, ho guadagnato 49 milioni di dollari, cosa che mi ha fatto incazzare, perché ne mancavano solo tre e avrei ottenuto una media di un milione a settimana”

Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jordan Belfort, la pellicola è retta dalla colonna portante che è Leonardo Di Caprio mattatore assoluto, ironico, divertente e dotato di quella faccia da schiaffi che lo rendono perfetto per il personaggio di Jordan; ennesima prova lavorativa per un attore che sta diventando una vera stella e mai come in questa pellicola dà il 100% sia psicologicamente che fisicamente, tra le scene epiche va citata la paralisi che colpisce il protagonista, una sequenza  tra comico e il grottesco che solo un duo regista/attore di questo calibro poteva portare in scena. Si affiancano al vincitore del Golden Globe la sensualissima Margot Robbie, lo spettacolare e divertente Jonah Hill e Matthew McConaughey che non sarà da meno in quanto a risate, personaggi che per quanto “secondari” si incastrano nel film perfettamente portando in scena un quadro perfetto uscito dalla mente brillante e più che mai caustica di Martin Scorsese. Aggiungo alla fine che se amate le “apparizioni lampo” vi consiglio di guardare con attenzione il film così da riconoscere un certo regista di un certo film che si chiama Her.

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