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Cinespresso | April 26, 2024

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“L’ultima ruota del carro” di Veronesi

“L’ultima ruota del carro” di Veronesi
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
7.5
Regia
6.5
Script
7

Rating

Giovanni Veronesi cerca di portare sullo schermo la classica commedia all'italiana, zoppicando qua e là riesce comunque a regalarci emozioni e qualche risata. Film consigliato per la splendida performance del cast.

Anno: 2013 Durata: 113′ Distribuzione: Warner Bros. Pictures Genere: Commedia Nazionalità: Italia Produzione: Warner Bros Entertainment Italia, Fandango, OGI Film Regia: Giovanni Veronesi Uscita: 14 Novembre 2013

Dal Festival di Roma il racconto di Veronesi sugli ultimi trent’anni della storia italiana a cavallo dell’ultima ruota del carro

Ernesto è un uomo semplice, non ha talenti speciali ma cerca di seguire al meglio le proprie ambizioni senza mai perdere i veri valori della vita. Tappezziere, cuoco d’asilo, traslocatore, autista, comparsa del cinema, la sua vita è costellata di lavori e avventure che solo un film riesce a raccontare. Insieme al suo migliore amico Giacinto e alla moglie Angela, riviviamo le fasi cruciali della storia del nostro paese dagli anni ’70 a oggi.

È la classica commedia “all’italiana” quella che Giovanni Veronesi ci propone nel suo nuovo lavoro L’ultima ruota del carro.Seconda una vecchia scuola che ricorda un po’ i film di Scola e Monicelli, quando si tentava di raccontare momenti difficili della storia italiana cercando di strappare qualche risata, lo scopo del regista sembra essere proprio questo: tentare di creare un film sulla scia di quelle piccole gemme che hanno fatto grande il nostro cinema.

Veronesi riesce a portare sullo schermo, con una delicatezza che sorprende, le vicende di Ernesto, un’anima “pura” tra tante che si barcamena per rimanere a galla senza mai abbandonare l’onestà e la dolcezza che lo contraddistinguono. Il merito va soprattutto ad uno straordinario Elio Germano capace di trasporre sullo schermo le sfumature di un personaggio reale che affronta la vita in maniera sempre ottimistica. Ottima prova anche per Alessandra Mastronardi nel ruolo di Angela, una donna apparentemente debole ma abbastanza “dura” da tenere Ernesto con i piedi per terra; dal canto suo Ricky Memphis interpreta il classico personaggio di borgata con un’anima tuttavia più profonda rispetto ai soliti ruoli del romanaccio doc a cui l’attore ci ha abituato. Eccezionale la performance di Alessandro Haber nel ruolo del Maestro, un pittore la cui dolcezza viene fuori in uno dei momenti più belli del film, confermando la sua incredibile capacità attoriale.

Un’impresa non facile quella del regista che non riesce a centrare completamente l’obiettivo regalandoci comunque un buon film, forse uno dei più onesti; tuttavia, pecca di presunzione quando cerca di trasformare l’ordinario in straordinario, senza accorgersi che quello che veramente colpisce è la straordinaria umanità dei suoi personaggi.

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