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Cinespresso | April 26, 2024

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Giorgio Ambrosoli, sul piccolo schermo la storia di un eroe italiano

Giorgio Ambrosoli, sul piccolo schermo la storia di un eroe italiano
Margherita Bordino

L’ottava edizione del Roma Fiction Fest apre ufficialmente il suo programma con una miniserie su Ambrosoli, l’avvocato che sfidò l’illegalità in nome del suo Paese e dei suoi valori. Protagonista: Pierfrancesco Favino

È la notte tra l’11 e il 12 Luglio 1979 a dare il via al Roma Fiction Fest, la data dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli. Carlo Freccero, nuovo direttore artistico della manifestazione, ha deciso di iniziare così il suo festival. Con una fiction italiana che racconta una storia vera. Perché, come detto dallo stesso direttore in conferenza stampa, “la fiction non è solo finzione”.

Alla cerimonia inaugurale dell’ottava edizione del Fiction Fest hanno preso parte il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie Clio, il Presidente del Senato Piero Grasso, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il figlio di Giorgio Ambrosoli, Umberto. E proprio dal suo libro è stata tratta la sceneggiatura della miniserie Rai. Una serie storica e civile. Una storia contro l’illegalità, importante anche culturalmente.

La linea editoriale Rai continua a dare spazio agli eroi borghesi della nostra società

Ha commentato così Annamaria Tarantola, Presidente Rai, la scelta di produrre questa serie. Ed è apparsa anche leggermente emozionata perché amica di Giorgio Ambrosoli, che sul piccolo schermo ha il volto di bravissimo e sempre preciso Pierfrancesco Favino.

La serie andrà in onda prossimamente sul primo canale ed inizia con la chiamata con cui ad Ambrosoli viene conferito l’impegno di liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona da parte della Banca d’Italia. La regia, abbastanza classica e lineare, è di Alberto Negrin, il quale sceglie di terminare il racconto con i funerali dell’avvocato, freddato sotto casa da un killer mafioso, seguiti da un estratto reale di un’intervista di Giulio Andreotti, che parlando di Ambrosoli dice: “Se l’è cercata”.

Qualunque cosa succede è il titolo di questa miniserie su Giorgio Ambrosoli. Un film che fino a qualche tempo fa non avrebbe avuto spazio nella programmazione ne pubblica ne privata, ma che oggi diventa doveroso realizzare per raccontare, testimoniare cosa è successo in Italia tra il 1974 e il 1979. Per mostrare soprattutto a chi è nato dopo quegli anni, e non ne ha conoscenza, un sistema politico e finanziario debole e corrotto, per il quale un uomo onesto ha deciso di lottare mettendosi al servizio dello Stato al punto di rischiare e perdere la propria vita, sfidando poteri troppo grandi e occulti.

“Ho voluto aprire con la storia di Ambrosoli – ha spiegato Carlo Freccero – che andrà poi in onda su Rai1: è il caso di parlare di fiction civile, quando si approfondisce, si cura ogni dettaglio, con un eccelso Pierfrancesco Favino. Ho evitato volontariamente di mettere al contrario in cartellone altri prodotti che hanno già iniziato ad andare in onda, ho voluto solo anteprime”

Una scelta artistica ed editoriale quella di Freccero abbastanza chiara. Infatti, nel programma di questa edizione del Roma Fiction Fest la maggior parte delle serie riguardano tematiche civili, sociali e politiche. Una scelta mirata, rigida e allo stesso tempo giusta per il momento storico che stiamo vivendo, in cui è necessaria una riflessione su quello che è stato il nostro Paese, sull’Italia di oggi e su quello che è stato ed è il suo sistema politico, ricordando che c’è sempre qualcuno, se pur in notevole minoranza, che sceglie di stare dalla parte dei buoni e di lottare contro la corruzione e l’illegalità. Termina così Umberto Ambrosoli il suo breve discorso ricordando il padre Giorgio:

“Un amore genuino e disinteressato verso il proprio Paese”

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