L’incontro con il cast di “Nymphomaniac”, il nuovo film drammatico diretto da Lars von Trier che è già sulla bocca di tutti

Provocatorio e irriverente fino all’ultimo flash, Lars Von Trier ha boicottato l’incontro con la stampa dedicato all’anteprima della versione uncut di Nymphomaniac Volume I, dopo essersi generosamente concesso ai fotografi sfoggiando una t-shirt con in bella vista il logo del Festival di Cannes sulla scritta “Persona non grata – Official Selection”, in cui ha citato l’incidente diplomatico del 2011 che gli è costato la partecipazione alle prossime edizioni della kermesse francese.

Non da meno è stato l’attore Shia LaBeouf che, in seguito alle recenti accuse di plagio per il suo HowardCantour.com, che tanto ricorda la graphic novel Justin M. Damiano di Daniel Clowe, ha espresso il suo dissenso calcando il red carpet con un sacchetto di carta sulla testa e abbandonando la conferenza stampa su due piedi con una citazione dell’ex calciatore francese Éric Cantona.

A compensare l’assenza dell’eterea Charlotte Gainsbourg, impegnata nelle riprese di un altro film, è stata la giovanissima Stacy Martin, protagonista indiscussa del primo Volume del film. Affabile e spigliata, la Martin ha rivelato che si è sentita sicura e a suo agio nelle mani di Lars Von Trier “Pur essendo il mio primo film, è stato divertente e non ho avuto particolari difficoltà. Anche durante le scene di sesso, Von Trier è stato molto sensibile e sincero. Abbiamo parlato molto e credo che per un attore sia una grande opportunità lavorare con lui”.

Anche Uma Thurman, misurata e sofisticata, ha mostrato un grande entusiasmo per la partecipazione al film: “La mia parte è un fantastico monologo di sette pagine, un’eccitante diatriba tutta al femminile che per i tempi scenici mi ha ricordato una pièce teatrale. Non mi era mai capitato di gestire un testo simile e sono felice di aver preso parte a questo progetto”.

L’incredibile sceneggiatura ha rapito anche Christian Slater, che nel film interpreta il padre della protagonista: “Il testo è a metà tra il realismo e la fiaba e coniuga la dimensione sensuale, intellettuale e artistica. Sono stato affascinato dallo script sin dalla prima vettura e ho deciso di salire su questo treno senza pensarci troppo su, visto che a dirigerlo era un regista attento ed empatico con gli attori come Lars Von Trier. È stata un’esperienza unica”.