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Cinespresso | April 26, 2024

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La Toscana internazionale: Bolgheri e Supertuscan

La Toscana internazionale: Bolgheri e Supertuscan
Roberto Guidarini

Ritorno al futuro. I Tre Bicchieri 2010 quattro anni dopo

Guidati dal cicerone Paolo Zaccaria, docente delle scuole della Città del Gusto e curatore delle guide Vini d’Italia e Berebene del Gambero Rosso, abbiamo preso parte a una degustazione dei cosiddetti Supertuscan. Dieci vini premiati nel 2010 con i Tre Bicchieri.

Questi vini sono nati dalla volontà di alcuni produttori di sperimentare la coltivazione di vitigni bordolesi nelle terre toscane e di produrre vini composti da blend di vitigni internazionali. Il problema era che questi vini, frutto di anni di costose sperimentazioni in vigna e in cantina, non rientravano in nessun disciplinare di denominazione e quindi venivano considerati come semplici “Vini da Tavola”, pur avendo prezzi anche molto superiori a quelli delle denominazioni.

Il mercato internazionale (soprattutto quello inglese e statunitense), è stato il primo a riconoscere e apprezzare l’alta qualità di questi vini coniando cosi l’appellativo di Supertuscan per definire ed elevare cosi questi vini al livello che meritavano.

Brancaia, Il Blu ’07: sangiovese 50%, merlot 45%, cabernet sauvignon 5%, 20 mesi in barrique, 45€

Sicuramente il vino più rappresentativo dell’azienda Brancaia, con note dolci frutto maturo e vaniglia. Un vino equilibrato, dai tannini piacevoli e una rinfrancante nota acida, con un finale profondo e lungo.

Castello di Fonterutoli, Siepi ’06: merlot 50%, sangiovese 50%, 18 mesi in barrique, 65€

Il Siepi nasce da un cru di sei ettari e offre al naso sentori di piccoli frutti con note di cioccolato e vaniglia. In bocca si presenta spesso e concentrato, anche se ci si aspettava che il tempo lo avrebbe migliorato di più.

Rocca di Frassinetto, Baffonero ’07: merlot in purezza, 14 mesi in barrique nuove, prod. 3000 bottiglie, 130€.

Vino che nel 2007 faceva il suo esordio, conquistando subito i Tre Bicchieri, nato dalla collaborazione tra Paolo Panerai ed Eric de Rothschild (responsabile del prestigioso Chateau Lafite a Bordeaux). Prodotto tra l’altro in una cantina all’avanguardia progettata da Renzo Piano.

Tenuta di Ghizzano, Nambrot ’06: merlot 70%, cabernet franc 20%, petite verdot 10%, 18 mesi in barrique, 40€

Vino di stile moderno con un naso meno ampio di quello che ci si aspetti. Note di frutti neri e spezie non ben definiti e armonici. Un’acidità croccante che si equilibra abbastanza bene con i tannini, delicati e non pungenti.

Villa Vignamaggio, Vignamaggio ’06: cabernet franc in purezza, 20 mesi in barrique, 4 mesi in botte grande e acciaio, 50€

100% cabernet franc per questo vino che al naso rivela sentori erbacei e di piccola frutta. Al gusto equilibrato e profondo con un piacevole finale che richiama a sentori di ribes.

Poggio Argentiera, Finisterre ’07: alicante 50% Syrah 50%, 18 mesi in barrique 35€

Non ci ha entusiasmato il Finisterre; un naso un pò sporco con sentori di aromi balsamici e tostatura. In bocca pieno ma poco dinamico, con un finale non entusiasmante.

Podere Grattamacco, Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco ’06: cabernet sauvignon 65%, merlot 20%, sangiovese 15%, 18 mesi in barrique 45€

Il Grattamacco, pur essendo solo all’inizio del suo percorso di affinamento in bottiglia e pur non esprimendo ancora tutto il suo potenziale, ci è piaciuto molto. Al naso intenso e pulito con sentori di frutta rossa in confettura e agrumi. Un vino dinamico con un’ottima materia e con un finale in progressione decisamente persistente. Bisogna attenderlo ancora un po’ di anni perché possa esprimersi al meglio.

Podere Sapaio, Bolgheri Sup. Sapaio ’06: cabernet sauvignon 50%, merlot 30%, cabernet franc 10%, petit verdot 10% 18 mesi in barrique 30€

Al naso profondo e persistente con note di amarena, more e tabacco. In bocca equilibrato e profondo con tannini fini e una piacevole nota acida che rinfresca il palato.

Tenuta Argentiera, Bolgheri Sup. Argentiera ’06: cabernet sauvignon 50%, merlot 40%, cabernet franc 10%, 14 mesi in barrique 40 €

Forse il migliore della serata, assieme al Blu di Brancaia. Il naso che più ci fa ricordare i grandi vini bordolesi; con note di ribes nero, erba tagliata e tabacco. Il palato è dinamico, corposo ed equilibrato, con tannini fini e una spinta acida che danno grande finezza a questo vino.

Campo alla Sughera, Bolgheri Sup. Arnione ’06: cabernet sauvignon 45%, merlot 40% petit verdot 10 %, cabernet franc 5%, 18 mesi in barrique, 30 €

Il vino di punta dell’azienda che per la prima volta nel 2010 è stato premiato dal Gambero Rosso. Un panorama olfattivo ricco e variegato con note di frutta rossa, spezie e sentori balsamici. Corpo avvolgente e pieno con un finale piacevole e persistente.

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