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Cinespresso | March 29, 2024

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Poker d’assi per “Last Vegas”

Poker d’assi per “Last Vegas”
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
8
Regia
7
Script
7

Rating

Ci sono scene davvero irresistibili, come la gara di bikini della quale i quattro saranno la giuria. Un buon film, leggero, senza grandi ambizioni, ma con belle sorprese e qualche chicca da aficionados.

Anno: 2013 Durata: 104’ Distribuzione: Universal Pictures Genere: Commedia Nazionalità: Usa Produzione: CBS Films, Gidden Media, Good Universe, Outlaw Cinema Regia: Jon Turteltaub Uscita: 23 Gennaio 2014

Se per una notte i quattro leoni di Las Vegas fossero Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline? Venite a scoprirlo con Last Vegas

Sono passati 58 anni da quando quattro giovanissimi e inseparabili amici, conosciuti come i Flatbush, tornano insieme per una nuova avventura. Adesso vivono in città diverse, divisi tra figli, nipoti, mogli e divorzi sentondosi saltuariamente grazie alle multichiamate di Billy (Michael Douglas), il più giovanile e playboy del gruppo. Ma questa volta sta per capitolare convolando a nozze con una splendida donna, molto più giovane di lui.

“Scusa, ti ho pestato il piede… O era il seno?”

Dall’altro capo del filo c’è Sam (Kevin Kline), colto nel flagrante di una lezione di acquagym. Dalla moltitudine di vecchiette in costume intorno a Sam si passa ad Archie (Morgan Freeman) e al burbero Paddy (Robert De Niro). Partenza per Las Vegas. Obiettivo: addio al celibato di Billy/Douglas.

Ci sono scene davvero irresistibili, come la gara di bikini della quale i quattro saranno la giuria, i sotterfugi per la partenza verso la Sin City, pericolose partite al tavolo del Black Jack e poi gli scontri e le scaramucce tra i quattro amici di sempre. Michael Douglas, a proposito del lavoro ha affermato: «Questo film ricorderà al pubblico l’importanza dell’amicizia. Certo, ci sarà molto da ridere e tanta buona comicità. Ma, secondo me, quello che colpirà le persone sarà questa voglia di ricordare le amicizie della loro vita».

Kevin Kline ha aggiunto invece: «Questi personaggi sono persone nelle quali ti puoi immedesimare, non sono solo creazioni comiche. Ci sono momenti commoventi che permettono al pubblico di avere un coinvolgimento emotivo più profondo nella storia dei personaggi». È quello che è accaduto a Robert De Niro, che vedendo da solo il film per la prima volta si è commosso. «Ma ho fatto un errore! L’ho visto senza pubblico. Lo voglio vedere di nuovo, stavolta con il pubblico. Lavorare con tutti gli altri è stato davvero un gran divertimento». Morgan Freeman, invece, scherzando su cosa rende divertente Last Vegas non ha avuto dubbi: «I cinque protagonisti e il regista! Praticamente è una storia d’amicizia tra questi quattro e su una signora di cui si innamorano tutti un po’. Quello che viene fuori è che sono davvero quattro grandi amici che tengono molto l’uno all’altro. E questo è il bello».

Al poker d’assi che riunisce in tutto 6 Oscar, 9 nomination e circa 16 miliardi di dollari d’incasso nei botteghini del globo si unisce anche Mary Steenburgen, facendo il suo con l’aggiunta al palmares un Oscar e un Golden Globe. Interpreta Diana, una cantante non più giovane ma piena di fascino che diventerà amica dei quattro, venendo anche contesa in un triangolo amoroso. Tra Vodka Martini, Sapphire Martini e brindisi al whisky d’annata i Flatbush vivranno la loro avventura più importante. E sarà proprio Diana a confezionare un’ironica santé per i suoi nuovi amici.

“Al primo addio al celibato sponsorizzato dal prontosoccorso”

Guardandone la locandina si potrebbe leggerla come “Un weekend da tardoni”: la rimpatriata di quattro grandi star ormai attempate, nella location più d’azzardo al mondo. Una trovata commerciale da botteghino, questo indubbiamente, pensata però intorno a una buona commedia non tanto sulla terza età, ma sulla longevità dell’amicizia vera. Un film che divertirà diverse generazioni nelle stesse sale. I personaggi sono attempati e brillanti, ma non patetici. La loro comicità si basa sulla loro attività, non su una resistenza passiva alla Città del Vizio. Last Vegas parte da una trovata ingegnosa e si sviluppa in una commedia a tratti scoppiettante. Le linee di sentimento e amicizia sono discretamente riuscite, nonostante il ritmo sacrifichi alcuni raccordi narrativi con passaggi e ribaltamenti un po’ repentini. Resta un buon film, leggero, senza grandi ambizioni, ma con belle sorprese e qualche chicca da aficionados. Una su tutte, il De Niro in smoking spezzato che con gli amici percorre in rallenty la hall dell’hotel, per qualche secondo riporta sul grande schermo il Sam Rothstein di Casinò. A voi scoprire le altre.

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