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Cinespresso | April 27, 2024

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Niki Lauda sfreccia al cinema con Ron Howard: Rush

Niki Lauda sfreccia al cinema con Ron Howard: Rush
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
8
Regia
9
Script
8

Rating

Un trionfo di ritmo, adrenalina e umane emozioni che rendono a questo sport e ai suoi campioni un omaggio di due ore senza tregua, facendone una pellicola imperdibile.

Anno: 2013 Durata: 123′ Distribuzione: 01 Distriburion Genere: Biopic, azione, drammatico Nazionalità: Usa Produzione: Working Title Films, Imagine Entertainment, Egoli Tossell Film, Exclusive Media Group, Cross Creek Pictures, Merced Media Partners, Revolution Films, Action Concept Film Regia: Ron Howard

Tra lo sventolare di bandiere, il rombo assordante dei motori e la storica rivalità di due campioni dei circuiti arriva il nuovo grande film sulla Formula 1 così come non si era mai vista

Anche per i non appassionati di automobilismo nati tra gli anni settanta e gli ottanta, almeno i ricordi di quell’uomo dal volto offeso e lo sguardo deciso e vincente circondato di rosso Ferrari ci sono sicuramente. Niki Lauda è un campione che ha vinto fino all’84 – anche se magari per i più distanti da questo sport potrebbe portare il pensiero più a una compagnia aerea con la quale hanno viaggiato – e che ha potuto aiutare Daniel Brühl nella preparazione alla sua eccellente interpretazione del pilota austriaco.

Trucco pre e post incidente del Gran Premio di Germania del ’76 sono formidabili quanto la ricostruzione in ogni dettaglio di quegli anni dorati della Formula 1. Tutto sottende alla sfida uomo/macchina tra folli appassionati di velocità. Rischio della vita in cambio di decimi di secondo che possono regalare o togliere la gloria. Un dualismo storico consumato sulle piste di mezzo mondo al seguito dello spettacolare circo dei motori.

James Hunt ha il volto e il phisique du role di Chris Hemsworth, divenuto famoso per il Thor della Marvel. Il suo pilota inglese, talentuoso quanto affascinante, disincantato quanto irrazionale, indisciplinato quanto imprevedibile ritrae incredibilmente il campione scomparso a soli 45 anni ed eterno rivale di Lauda. Rush, dal 19 settembre nelle sale, non è soltanto un film sulla Formula 1 come potrebbe sembrare, ma racconta una rivalità tra due sportivi, due uomini agli antipodi. Lauda razionale e calcolatore, e Hunt ribelle e istintivo. Ragione e sentimento delle quattro ruote e nella vita – tra la compagna di vita di sempre di Niki e le mille bellezze infatuate da James – duettano nei Gran Premi tra il ’70 e il ’76. E tra di loro spunta anche Clay Regazzoni, compagno di squadra nella Ferrari di Lauda, nei baffi e nel volto di Pierfrancesco Favino. Peccato non molti potranno gustarselo nel suo perfetto inglese, l’attore romano si conferma sempre più come ottimo caratterista hollywoodiano.

Tra ostriche e aragoste prima delle gare, irruzioni in pronto soccorso e belle donne e lo spumeggiare di champagne dopo le vittorie che lo accompagnano, Hemsworth/Hunt ha dichiarato sul suo personaggio: «Nei giorni in cui eravamo alla guida non raggiungevamo mai le vere velocità dei piloti, il che ti faceva immediatamente pensare, “oh mio Dio”! Potevo vedere da dove venisse questo senso di dipendenza, l’amore per l’adrenalina perché è diverso da tutto ciò che ho mai fatto o esperito. Ne parlava Senna. Si sentiva così vicino a Dio quando guidava a quelle velocità, ed era ciò che lo faceva sentire vivo».  E da parte sua, il Lauda di Brühl è tutt’altro che un apparente brutto anatroccolo che si è comprato il suo posto tra le corse più importanti del mondo. L’attore tedesco ha ammesso: «Devo dire che nel film mi sono trovato molto sexy. James era il playboy ma anche Niki era piuttosto figo».

Ron Howard fa di nuovo centro insomma. E per l’occasione ha sfoderato armi pesanti mettendo in pista un cast tecnico (effetti sonori, fotografia ed effetti visivi) di tutto riguardo. Le musiche di Hans Zimmer (autore delle arie del Gladiatore e vincitore dell’Oscar per Il Re Leone) si sposano perfettamente con pezzi rock e glam dell’epoca (da Fame di David Bowie a The Rocker dei Thin Lizzy, passando per Dynamite dei Mud). Anche il racconto di puro sonoro dell’ex Richie Cunningham è un’epopea, una marcia eroica su quattro ruote a velocità folli. I rombi assordanti, le esplosioni delle marmitte allo start, e poi i dettagli sui motori in propulsione, dei pistoni in movimento e delle segnaletiche di bordo pista tra le curve a velocità impossibili sposano il dinamismo di una regia che prende tutto lo spirito e l’estetica di quegli anni per restituirli in una versione modernissima per forma e tecnologia, contemporaneamente fedelissima alla storicità originale. Si mantiene quella pastosità cromatica delle cineprese a colori dei settanta e dai caschi alle vetture, dagli arredi ai costumi (per l’occasione presi anche dai disegni di Ferragamo Gucci), ogni minuzia risulta perfetta nella ricostruzione dell’epoca. Un trionfo di ritmo, adrenalina e umane emozioni che rendono a questo sport e ai suoi campioni un omaggio di due ore senza tregua, facendone una pellicola imperdibile.

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