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Cinespresso | April 26, 2024

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Nella contea del Signore delle Pecore

Nella contea del Signore delle Pecore
Francesco Di Brigida

Review Overview

Atmosfera
7
Cucina
7.5
Prezzo
7

Rating

Meta ideale per cenare in maniera informale concedendosi qualcosa di più proteico di un semplice aperitivo

Se non fosse per l’insegna con su un Gandalf del Signore degli Anelli in smoking che brandisce un arrosticino gigante, a prima vista sembrerebbe un grazioso locale da kebab

Il Signore delle Pecore nasce come macelleria nella Pescara Portanuova di qualche anno fa. Vincitori dell’Arrosticino d’Oro nelle ultime due edizioni, soltanto l’anno scorso, la creatura gastronomica della famiglia Spinozzi, dopo due generazioni si è allargata con un piccolo locale dove si cuociono arrosticini take-away e non.

«All’inizio servivamo soltanto i classici arrosticini di filetto provenienti da castrato di pecora» spiega la titolare Brunella Spinozzi, «poi abbiamo inserito anche quelli al fegato con alloro e cipolla, più robusti e molto richiesti». E il gusto è decisamente strong, ma non tanto come potrebbe sembrare soltanto a parole. «Poi avevamo iniziato a preparare arrosticini di pollo di tanto in tanto, solo per i bambini» aggiunge il socio responsabile eventi Gianluca Curti, «ma hanno iniziato a chiederceli anche molti adulti, così li abbiamo fatti entrare a pieno titolo nel nostro menù».

Appesi con pinze di legno intorno al bancone, i cartoncini a illustrare le proposte del Signore delle Pecore parlano anche di bruschette. Ci sono quelle con la ventricina dolce, lavorata con lardo, pancetta, buccia d’arancia, aglio e rosmarino, o quella in versione piccante. Ma si può scegliere anche tra quelle con gorgonzola e radicchio, con scamorza, o le semplici ma provocanti bruschette di pancetta. E per finire, piccola chicca, gli stuzzicanti ciccini, spiedini di mini salsicce di maiale, sempre rigorosamente di produzione propria.

«Le nostre pecore arrivano dalla Francia, dove non vengono allevate in montagna e mantengono la carne molto più tenera di quelle nostrane, che invece camminano molto, ma per tutto il resto utilizziamo soltanto ingredienti e prodotti abruzzesi», ci tiene a precisare Gianluca. Come olio, formaggi e carni insaccate anche le birre servite sono del territorio. Abbiamo  accompagnato i nostri assaggi con due qualità di Opperbacco, un piccolo birrificio artigianale di Notaresco. La 4 punto 7, forte e corposa, e la blanche più tenue e aromatica Bianca piperita.

Fuori dal piccolo locale di sgabelli bianchi e arredamento vintage gli arrosticini diventano protagonisti di questo originale street-food con tavoli e panche il legno in pieno stile sagra, ma con in più la lavorazione del logo su ognuno di essi. L’impressione che si ha è proprio quella di trovarsi nel laboratorio di un futuro franchising. «Ce lo hanno proposto in molti e stiamo cercando di capire come organizzarci. Per un locale così è necessaria una macelleria dedicata negli immediati paraggi. Soprattutto al fine di assicurare la qualità del prodotto e l’immediatezza delle consegne» spiega Gianluca. «Poi per noi è fondamentale trattare la carne in maniera artigianale, quindi tagliare e preparare gli arrosticini a mano, senza macchine», continua Brunella. Procedimento più delicato e costoso che necessita di molto più personale.

Insomma, la qualità dell’artigianato, allargandosi a industria, trova difficoltà a rimanere fedele a sé stessa. Rimane che questo piccolo bistrot della carne espressa, cotta peraltro esclusivamente su carbonella, è una tappa fissa della Pescara notturna e affamata dalla vita mondana. Luogo sconsigliato ai vegetariani, a meno ché non abbiano cambiato idea, è la meta ideale per cenare in maniera informale concedendosi qualcosa di più proteico di un semplice aperitivo.

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