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Cinespresso | April 26, 2024

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“3 Days to Kill” per Kevin Costner

“3 Days to Kill” per Kevin Costner
Valeria Brucoli

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6
Script
6.5

Rating

Un action movie d'altri tempi che spia dal buco della serratura la vita privata dell'agente segreto in un montaggio frenetico in cui azione e intimità familiare si alternano in continuazione.

Anno: 2014 Durata: 117′ Distribuzione: Eagle Pictures Genere: Azione Nazionalità: USA Produzione: EuropaCorp  Regia: McG Uscita: 5 Giugno 2014

Una corsa contro il tempo per rimettere insieme i pezzi di una vita al capolinea

Ethan Runner (Kevin Costner) ha dedicato tutta la sua vita al suo lavoro nei servizi segreti, ha ucciso migliaia di uomini, torturato e stanato killer e terroristi internazionali, ma adesso, alla tramonto della sua carriera, lo aspetta l’avversario più pericoloso che gli sia mai capitato: la morte in persona. Affetto da una malattia allo stato terminale, Ethan si guarda indietro e scorre a ritroso il tempo che non ha dedicato a sua figlia Zooey (Hailee Steinfeld) e alla sua adorabile moglie (Connie Nielsen), i momenti che non ha mai vissuto insieme a loro e che ha ridotto a freddi messaggi telefonici nelle occasioni più importanti. Come un fantasma silenzioso ha osservato da lontano la vita delle persone che amava, per proteggerle da un lavoro troppo difficile da comprendere, che le avrebbe messe in pericolo ogni giorno e le avrebbe private di una vita normale.

La sua partita a scacchi con la morte dura da una vita intera, l’ha incontrata in ogni missione che gli è stata assegnata, ma ora è più temibile che mai perché non ha il volto di un criminale. È dentro di lui. Tre mesi sono tutto il tempo che gli resta per tornare a casa e regalare alla sua famiglia una minima parte dell’affetto di cui li ha privati per anni, poi sarà tutto finito. Ma nel momento esatto in cui decide di appendere la pistola al chiodo e ritirarsi a vita privata viene contattato per una missione speciale. Ha solo tre giorni per uccidere per l’ultima volta e per ricostruire il rapporto sfilacciato con sua figlia adolescente, e nonostante le promesse alla moglie e le buone intenzioni, la ricompensa di un siero sperimentale che può allungargli la vita è troppo ghiotta per tirarsi indietro. Così Ethan rincorre il tempo senza sosta, passando da sparatorie sanguinose e rocamboleschi inseguimenti alla quiete domestica, senza tradirsi e senza battere ciglio. Tenendo sempre il mirino puntato sulla sua missione, si destreggia abilmente tra il suo lavoro di agente segreto e quello di padre, che tenta goffamente di gestire i turbamenti adolescenziali della figlia e di dare alla moglie una parvenza di tranquillità, mentre rischia di restare incastrato in una doppia vita al limite della schizofrenia.

In un action movie dal sapore retrò, McG pone al centro della scena un killer spietato, che dopo aver combattuto la sua battaglia quotidiana contro i cattivi di turno si spoglia delle armi da lavoro e indossa le vesti del padre comprensivo e protettivo, follemente innamorato di sua moglie e pronto a farsi trovare a casa all’ora di cena. Sotto la supervisione di Luc Besson, autore e produttore del film, McG si assume il rischio di spiare dal buco della serratura la vita privata dell’agente segreto nei momenti più drammatici e più comici del quotidiano, cogliendo i piccoli dettagli della vita familiare senza perdere di vista la spettacolarità dell’azione che caratterizza il suo lavoro. E non è un caso che abbia portato il classico action americano nella calda cornice di una Parigi autunnale, talmente intima da far risaltare ancora di più la frenesia delle scene d’azione. Tuttavia la continua oscillazione tra immagine pubblica e privata del protagonista e la contaminazione tra i generi è poco omogenea e la pellicola risulta frammentata, scissa tra la linea narrativa action e quella tragicomica in modo talmente netto da sembrare un collage tra due film diversi, tenuto insieme unicamente da un Kevin Costner eclettico e carismatico che domina costantemente la scena.

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