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Cinespresso | April 26, 2024

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2 Guns per i Cani sciolti Denzel Washington e Mark Wahlberg

2 Guns per i Cani sciolti Denzel Washington e Mark Wahlberg
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
6.5
Regia
7
Script
6

Rating

Di sicuro non consigliabile a un pubblico che cerca nel grande schermo introspezioni o profondità concettuali, ma a quello che vuole in maniera immediata, scariche, scosse e qualche sorriso da spaccone.

Anno: 2013 Durata: 109’ Distribuzione: TriStar Pictures Genere: Poliziesco, azione Nazionalità: Usa Produzione: Boom Entertainment, Emmett/Furla Films, Envision Entertainment Corporation, Foresight Unlimited, Herrick Entertainment, Hollywood Studios International, Marc Platt Productions, Red Hill Entertainment Regia: Baltasar Kormákur

Arriva il 24 ottobre nelle sale un’avventura poliziesca sotto copertura per Denzel Washington e Mark Wahlberg

2 Guns è una graphic novel in cinque albi edita dall’americana BOOM! Studios nel 2008. I suoi autori sono Steven Grant ai testi e Mateus Santolouco alle matite. 2 Guns, che poi è il titolo originale del film. Due pistole per Denzel Washington e Mark Wahlberg.  O meglio, una 44 Magnum per il primo e un fucile militare di precisione per il secondo.

Bobby Trench (Washington) è un agente della DEA sotto copertura da tre anni. Si serve di Marcus Stigman (Wahlberg) piccolo criminale dalla mira infallibile e con la mania degli occhiolini alle belle donne, per arrivare al deposito bancario che proverebbe con uno scacco matto finanziario l’attività di un pericoloso cartello della droga messicano. Peccato che anche Stigman sia in realtà un militare sotto copertura. Un Ufficiale dell’Intelligence della Marina, per la precisione. Nessuno sa della reale identità dell’altro, così i due si ritrovano a svaligiare una banca che dovrebbe segnare la fine delle loro missioni. Ma molto più di qualcosa andrà storto.

Mai svaligiare una banca di fronte al ristorante con le ciambelle più buone della zona

È il leitmotiv che arriverà da personaggi diversi, accompagnando lo spettatore tra sparatorie, cacce all’uomo, risse in macchina, battute fulminanti tra i vari characters, rimpianti amorosi tra bulli e pupe, e torture da interrogatorio. Consiglio del duro Trench all’apparentemente superficiale “Stig”, ma anche dell’implacabile, ironicamente sadico Earl (Bill Paxton) che ritocca le regole della roulette russa durante  i suoi “scambi” con i prigionieri.

Molto divertente è la sequenza dei due infiltrati che traccheggiano davanti al menù in un ristorante, prima della rapina. I dubbi amletici sull’ordinazione sono un flipper di battute tra Washington e Wahlberg che palleggiano tra uova e pancake, uova fritte, pane tostato e pane di segale. Mentre la cattura che li porta a essere legati nella gabbia del toro personale dell’anziano boss messicano Papi Greco (Edward James Olmos) ricorda molto la scena dei maiali in The Snatch.

Interessante è l’interpretazione di Paula Patton – vista anche in Mission: Impossible – Ghost Protocol – nei panni e non della collega di Trench, e nell’uso della macchina da presa inusualmente naturale per film d’oltreoceano su alcune scene. L’azione degli sbirri braccati da diversi nemici che neanche immaginavano è costellata anche di belle trovate di regia sulle scene action con esplosioni “impreziosite” da banconote al vento, e una stereotipizzazione dei cattivi, come dei buoni, che strappa non solo adrenalina al pubblico, ma anche qualche risata.

Dal regista dell’ottimo Contraband, Baltasar Kormákur, il poliziesco in uscita il 24 ottobre ha un buon ritmo, un plot intenso nel suo intrico e una confezione per cast, effetti e maestri d’armi impiegati notevole. Di sicuro non consigliabile a un pubblico che cerca nel grande schermo introspezioni o profondità concettuali, ma a quello che vuole in maniera immediata, scariche, scosse e qualche sorriso da spaccone.

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