Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | April 27, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

La classe del Zunica 1880

La classe del Zunica 1880
Francesco Di Brigida

Review Overview

Atmosfera
8
Cucina
8.5
Prezzo
7

Rating

Esperienza gastronomica d'alta cucina in una location pedemontana, panoramica e circondata da un borgo medioevale perfettamente conservato

Un ristorante da gourmet con vista sul Gran Sasso, in una serata a tempo di jazz e fado portoghese

Civitella del Tronto è un antico borgo arroccato su un monte tra Teramo e Ascoli. Una piazza di travertino bianco abbraccia il palazzo seicentesco della famiglia Zunica che da quattro generazioni ospita un elegante hotel e un ristorante dove ogni piatto è frutto di passione e ricerca. Una delle cene organizzate da Cantina Tollo, le serate ‘Round Pescara Jazz che portano l’omonimo festival in alcuni dei ristoranti più rinomati d’Abruzzo, si è svolta proprio allo Zunica 1880.

Passerina Pecorino, che danno ottimi risultati dall’affinamento in bottiglia, due bianchi simili ma robusti e corposi, hanno accompagnato gli antipasti, tartare di vitellone Igp “Razza Marchigiana” e caciocavallo di Gregorio con crema di zucchine. Germogli e fiori di borragine e radicchio rosso a ornare la prima, e una purea vellutata dal bell’equilibrio con le sue foglie di menta per la seconda.

Tra una portata e l’altra, a esibirsi in pezzi dei Beatles riarrangiati in chiave jazz, Marco Di Marzio al basso e Candida D’Aurelio al microfono. Un duo che ha reso sonore le emozioni della cena. Così da Come together a Michelle si è arrivati al risotto con sedano rapa, tartufo e caffè, – vero piatto forte della serata pieno di aromi insospettabilmente amalgamati – accompagnato da un Cerasuolo rosato di Tollo, l’Hedos, e dalle note calde e struggenti del Fado Potoghese di Lisboa antiga e Barco negro di Amalia Rodrigues, reinterpretate magnificamente da una voce italiana, quella della D’Aurelio.

Per secondo è arrivato il maialino da latte cotto a bassa temperatura cotto con i suoi contorni. Una prima con il roner in sottovuoto, e la seconda scottata alla brace, e accompagnando il tutto con un rosso pieno e morbido, il 409, cioè l’altezza dal livello del mare alla quale se ne coltivano i vitigni.  Così nel finale, intervallato dalle note di Baciami piccina in una versione di corda rimica sono arrivati il gelato ai fichi, dolce ed equilibrato e la meringa con crema chantilly.

Una formula piacevole e originale a coniugare alta gastronomia, musica di qualità e una buona carta vini. Il ristorante di Daniele Zunica propone con il suo staff un servizio impeccabile ma non serioso, e quindi ancor più piacevole. Ottima anche la cucina teramana che gli chef Sabatino Lattanzi e Luca Di Felice portano con le classiche virtù e le ceppe di Civitella, bucatini corti fatti a mano, piuttosto che le zuppe invernali e i filetti di moda borbonica, a seguire rinnovandole, le antiche ricette tramandate dall’epoca dei dominatori di origine francese.

Da consigliare a chi cerca esperienze gastronomiche d’alta cucina in una location pedemontana, panoramica e circondata da un borgo medioevale perfettamente conservato, ma rimanendo magicamente con il mare a pochi chilometri. Carta dei vini interessante e prezzi, che seppur non bassi, restituiscono generosamente tutta la qualità promessa.

Submit a Comment