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Cinespresso | April 26, 2024

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Festival Internazionale del Film: Roma come Toronto

Festival Internazionale del Film: Roma come Toronto
Lorenzo Colapietro

Arriva il Festival internazionale del Film di Roma, un festival con l’anima della festa

“Il Festival/festa del film di Roma”: così Marco Müller, direttore artistico del Festival internazionale del film di Roma, ha apostrofato la kermesse romana che partirà l’otto novembre e si concluderà il diciassette presso l’Auditorium Parco della musica di Roma. Una sorta di ritorno alle origini per uno dei festival più apprezzati a livello internazionale giunto quest’anno alla sua ottava edizione, un festival che mantiene anche l’anima di festa grazie soprattutto ad un programma variegato.

Sarà la grande commedia all’italiana ad aprire le danze con il film fuori concorso L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi, a cui seguirà Snowpiercer di Joon-ho Bong, film coreano con un cast di attori internazionali (Tilda Swinton, Chris Evans, ecc.) e sarà proprio questa “schizofrenia addomesticata” il tema di tutto il festival che proseguirà con prime mondiali ed internazionali di kolossal americani come Her di Spike Jones e The Hunger Games – La ragazza di fuoco, il tutto condito da red carpet e divi a disposizione. Su quali siano le stars presenti sul tappeto rosso Müller ha mantenuto il riserbo. L’unica attrice certa, per il momento, è la giovane Jennifer Lawrence protagonista del secondo capitolo di Hunger Games; top secret anche sul nome della madrina del festival. “L’unica cosa che posso dire è che sarà una Mamma Roma”, sentenzia il direttore artistico. Ma non solo divi al festival del film di Roma, anche tanto, tantissimo cinema, con un occhio di riguardo al cinema italiano di genere: I corpi estranei di Mirko Locatelli, Song’è Napule dei Manetti bros., La luna su Torino di Davide Ferrario, ecc. Tante le sfaccettature del cinema mondiale con grandi prime quali Sou Duk (The White storm) di Benny Chan, Je fais le mort di Jean Paul Salomè e Gass opera prima di Kiarash Asadizadeh.

Tante le retrospettive che troveremo all’Auditorium: il centro sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale realizzerà due progetti nell’ambito del festival. La retrospettiva “Ercole alla conquista degli schermi” a cura di Steve Della Casa e Marco Giusti, undici film con protagonisti Ercole, Sansone, Maciste e Ursus in un genere tanto amato dal pubblico italiano e “Claudio Gora regista e attore” curata da Emiliano Morreale, in cui verranno presentati nove film diretti da uno dei massimi caratteristi del nostro cinema. Accanto alle retrospettive citate il CSC – Cineteca Nazionale propone altri eventi speciali tra cui la proiezione del film Nella città dell’inferno di Renato Castellani, con l’indimenticabile interpretazione di Anna Magnani per un doppio omaggio: al regista nel centenario della sua scomparsa e all’attrice nel quarantesimo anniversario della sua morte.

“Nella selezione dei film abbiamo lavorato con il cuore…” ripete spesso Müller, sottolineando come si sia cercato di avvicinarsi alla linea di condotta del Festival del Cinema di Toronto, nella speranza che Roma possa diventare la nuova Toronto. E sempre con il cuore il Presidente della Fondazione cinema per Roma Paolo Ferrari e il Direttore generale della Fondazione Cinema per Roma Lamberto Mancini ringraziano tutti gli sponsor che anche quest’anno, nonostante la crisi, hanno sostenuto e dato la possibilità di partire con l’ottava edizione del festival.

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