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Cinespresso | April 20, 2024

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Cortellesi-Albanese: al cinema con “Mamma o Papà?”

Ireneo Alessi

Review Overview

Cast
6
Regia
5.5
Script
5.5

Rating

Il tema della separazione e dei suoi devastanti effetti affrontato con un taglio dissacrante, why not?! In molti avrebbero dato un braccio per tessere una brillante sceneggiatura da affibbiare a due protagonisti d'eccezione. Peccato che la coppia Cortellesi-Albanese si sia un po' adagiata, colpa forse di una regia poco esigente che non sa trarre al meglio la caratura che da sempre li contraddistingue!

Anno: 2016 Distribuzione: Medusa Film Durata: 98’ Genere: Commedia Nazionalità: Italia Produzione: Wildside, Medusa Film Regia: Riccardo Milani Uscita: 14 Febbraio 2017

Nel giorno per antonomasia di tutti gli innamorati, la coppia Cortellesi-Albanese porta al cinema una paradossale storia d’amore e genitorialità che affronta temi seri quali la separazione con un taglio a dir poco insolito

A poco più di due anni da “Scusate se esisto!” Riccardo Milani torna al cinema con l’adattamento del francese “Papa ou maman?”, pellicola del 2015 diretto da Martin Bourboulon.

Il film si apre con una sequenza ambientata in aeroporto, agli arrivi internazionali, dove tre giovani protagonisti ormai sostano in attesa di qualcuno. Ma cosa è successo prima? Ecco che un balzo temporale ci riporta indietro di otto mesi per assaporare più da vicino le gustose vicende di queste piccole canaglie che saranno protagoniste, insieme a un’improbabile quanto strampalata coppia di genitori, di quasi 100 minuti di film.

Valeria e Nicola Vignali sono una coppia apparentemente normale. Entrambi votati alla carriera vivono con i figli in una tranquilla quanto efficiente città di provincia, nel nord Italia. Una tranquillità di facciata che, al contrario, fomenta numerosi problemi in casa.

Dopo quindici anni di matrimonio, infatti, i due decidono di divorziare in maniera civile. Sono d’accordo su tutto, alimenti, casa, affidamento congiunto dei figli, ecc. Ma proprio quando l’accordo sta per essere siglato a entrambi, capita l’occasione della vita: partire all’estero per coronare l’esperienza lavorativa tanto agognata.

Accettare il nuovo incarico in barba ai bisogni del proprio coniuge non sarà difficile perché quando la coppia scoppia, spesso e volentieri ci si fa la guerra. Un campo di battaglia che non si limita al semplice focolare domestico. A chi andrà però la custodia dei ragazzi in quei mesi? Se nessuno dei due li vuole, saranno proprio i figli a decidere instaurando un gioco perverso di rivalità rovesciata tra padre e madre che è in antitesi con ciò che farebbe normalmente una famiglia: far affidare la prole all’altro anche al costo di giocare sporco. In pratica, da un lato gli adulti che giocano a fare i bambini deresponsabilizzandosi e dall’altro i ragazzi che devono assumere un ruolo da padri pur di tenere le redini di una famiglia che sembra ormai fatta di Lego e rischia di cadere a pezzi. Se fino ad allora, infatti, Nicola e Valeria erano stati due genitori poco presenti, per Mattia, Viola e il piccolo Giulio la vita sta per trasformarsi in un inferno. Ma dinanzi allo spettro del vero divorzio c’è forse spazio per qualche sentimento e perché no per ritrattare…

La pellicola è coprodotta dalla Wildside insieme a Medusa Film. Mentre la sceneggiatura è ad opera di Giulia Calenda con Paola Cortellesi e Riccardo Milani. Per anni, lo stesso regista ha sperato che Paola e Antonio riuscissero a lavorare insieme e finalmente l’incontro sul set è avvenuto ma senza fare troppe ‘scintille’. Albanese è reduce da L’abbiamo fatta grossa del 2016. Entrambi non provengono da lunghe pause cinematografiche eppure non scatta la giusta alchimia. La recitazione è troppo trattenuta, non regala nulla, rimanendo ancorata a un limbo di grigiore che spegne subito l’interesse del pubblico.

Paradossalmente sono i giovanissimi a richiamare la nostra attenzione nel film, in primis Giulietto (Alvise Marascalchi), il saputello della casa nonché amante degli scacchi che con la sua mascotte Nerone si aggiudica sin da subito “il premio per il miglior ruolo” e per la simpatia. Nel cast, poi, anche Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso, Roberto De Francesco, Stefania Rocca, Claudio Gioè, Luca Angeletti e Matilde Gioli.

Il film non decolla mai del tutto persino quando bisognava che fosse un po’ più greve e scorretto, sull’esempio delle commedie oltreoceano, alla fine indugia inevitabilmente nel perbenismo. Così l’originale punto di vista della commedia si disperde, un vero peccato!

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