L’insostenibile leggerezza di Paolo Sorrentino
Review Overview
Cast
8Regia
9Script
8Anno: 2015 Durata: 118 min Distribuzione: Medusa Film Genere: Drammatico Nazionalità: Italia, Francia, Svizzera, Regno Unito Produzione: Indigo Film in coproduzione con Bis Films, Pathé, C-Films e Medusa Film Regia: Paolo Sorrentino Uscita: 20 maggio 2015
Paolo Sorrentino punta in alto, affidando a un cast internazionale un’opera all’altezza della sua fama. La storia di una vita trascorsa a rincorrere l’immortalità, per scoprirne, alla fine dei giochi, il segreto più intimo
Un film di cui si è già detto tutto e il contrario di tutto. Incontrastato campione di incassi al botteghino, la nuova fatica di Paolo Sorrentino sta riscuotendo un grande successo di pubblico. La critica, nel frattempo, si divide, come già accaduto, in ammiratori e detrattori, confermando la teoria secondo cui un’opera dalla vocazione marcatamente artistica non possa essere accolta con giudizi unanimi.
“Youth – La Giovinezza” porta il segno inconfondibile del suo regista, in questo caso anche ideatore e sceneggiatore. Il film, infatti, mantiene intatto lo spiccato senso estetico già gustato in altre opere, aggiungendovi un carattere volutamente internazionale. In scena attori del calibro di Michael Caine, cardine del racconto, e Harvey Keitel, comprimario di spessore.
Come accaduto per “La Grande Bellezza”, anche in questo caso il lungometraggio rinuncia alla centralità della narrazione, per lasciar spazio a immagini dal forte potere evocativo, in grado di esplicitare senza troppe parole tumulti di emozioni. Quelle dei protagonisti, a volte rinnegate da loro stessi, ma prepotenti nel prendere il sopravvento nonostante le più ferree intenzioni.
Al centro della scena Fred Ballinger, direttore d’orchestra da tempo in pensione, e Mick Boyle, regista alle prese con il suo testamento cinematografico, uniti dall’età e dalla sensibilità artistica. Entrambi ottantenni, si ritrovano in un elegante albergo ai piedi delle Alpi, a commemorare anni di amicizia, e riflettere su un ultimo atto che non sembra oramai tanto distante.
Il silenzio avvolge le loro giornate, interrotto dagli sfoghi di Lena, figlia di Fred e moglie abbandonata, dalle sperimentazioni di Jimmy, giovane attore hollywoodiano rancoroso verso la sua interpretazione più nota, e da una schiera di appassionati sceneggiatori alle prese con l’ultima stesura di Mick. Ma è solo rumore di fondo, perché tutto sembra lasciarsi ingoiare dallo scorrere del tempo.
“Youth – La Giovinezza” è un film che esalta il piacere sottile della nostalgia, rivelando la pienezza di una vita spesa a seguire le proprie ispirazioni e passioni. La malinconia si affianca così a una flebile brezza che accarezza i personaggi, e che li eleva dalla propria quotidianità. Una quotidianità che, nonostante tutto, è ancora in grado di regalare momenti di inattesa bellezza.
La ricchezza simbolica dell’opera è seconda solo alla sua forza visiva, affidata all’occhio esperto di Luca Bigazzi. Oltre a due mostri sacri come Michael Caine e Harvey Keitel, nel cast anche Rachel Weisz, Paul Dano e Jane Fonda, in scena solo per qualche, indimenticabile, minuto.
Una conferma per lo “stile Sorrentino”, che consolida così il suo valore artistico, oramai riconosciuto a livello mondiale. Anche se privo del carattere innovativo che certamente ne ha decretato le sorti, un punto a favore per il suo iniziatore e per il cinema italiano.
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