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RIFF Awards: Tutti i premi assegnati agli indipendenti

RIFF Awards: Tutti i premi assegnati agli indipendenti
Redazione
  • On 15 maggio 2015
  • http://www.cinespresso.com

Lo sguardo dell’Est Europa conquista il RIFF: ex-aequo a “Fair play” e “Kebab & Oroscope”. Per l’Italia vince “La mezza stagione”: l’epica del quotidiano nella provincia italiana

Grande successo di pubblico per la XIV edizione del RIFF, Rome Independent Film Festival (7-15 maggio 2015), che ha visto in programmazione, presso il The Space Cinema Moderno ed il Nuovo Cinema Aquila di Roma, più di 120 opere in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi e documentari – provenienti da oltre 40 Paesi.

I RIFF Awards, il cui valore ammonta ad un totale di circa 50.000 Euro, sono stati assegnati nel corso della serata di premiazione alla presenza, come ospite d’onore, della grande attrice Caroline Goodall (Cliffhanger, Schindler’s List, Nymphomaniac) alle seguenti opere:

Miglior Lungometraggio Internazionale

**Ex-aequo:
“Fair Play” di Andrea Sedlackova (Czech Rep/Slovakia/Germany)
“Kebab & Horoscope” di Grzegorz Jaroszuk (Poland)

Miglior Lungometraggio Italiano:
“La mezza stagione” di Danilo Caputo (Italy/Romania/Greece)

Premio speciale all’attrice di “The Elevator” Caroline Goodall

Miglior Film Documentario Internazionale:

Vincitore: “The land of many palaces” di Adam Smith & Song Ting (UK/China)

**Menzione speciale a “Return to Homs” di Talal Derki (Syria)

Miglior Film Documentario Italiano:

Vincitore: “Gente dei bagni” di Stefania Bona & Francesca Scalisi

**Menzione speciale a “Altamente” di Gianni De Blasi

**Segnalazione per “Il segreto di Otello” di Francesco Ranieri Martinotti, per il racconto divertito di un pezzo della storia del cinema italiano che oggi non c’è più.

Miglior Documentario Corto:

Vincitore: “My dad’s a rocker” di Zuxin Hou (USA / China)

Miglior Cortometraggio Internazionale:

Vincitore: “Invisible spaces” di Dea Kulumbegashvili (Georgia)

**Menzione speciale a “Discipline” di Christophe M. Saber (Switzerland)

Miglior Cortometraggio Italiano:

Vincitore: “L’uomo pietra” di Luca Scivoletto

**Menzione speciale a “Child K” di Roberto De Feo & Vito Palumbo

**Menzione speciale a “Due piedi sinistri” di Isabella Salvetti

Miglior Cortometraggio Studenti

Vincitore: “Paris on the water” di Hadas Ayalon (Israel)
**Menzione speciale a “How I didn’t become a piano player” di Tommaso Pitta (UK)

Miglior Cortometraggio d’Animazione

Vincitore: “The Old Tree” di Farnoosh Abedi (Iran)

I RIFF Awards 2015 sono stati assegnati dalla Giuria Internazionale del Festival, composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per “The Passion”, e “Wes Anderson”; da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali “La nave dolce”, “La ritirata” e “Con il fiato sospeso”, dall’attrice e produttrice indiana Vishakha Singh, dal documentarista Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette e dal regista Gianfranco Pannone.

Tra i prestigiosi ospiti intervenuti durante la settimana del Festival ricordiamo, tra gli altri, Citto Maselli, Edoardo Leo, Angelo Orlando, Alessandro Haber, Valentina Carnelutti, Nicoletta Romanoff, Marco Bonini, Luca Lionello, Agnese Nano, Carmen Giardina.

Il RIFF, diretto da Fabrizio Ferrari, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate.

SINOSSI FILM VINCITORI:

“Fair Play”Cecoslovacchia, anni Ottanta. L’adolescente Anna è una velocista e il suo allenatore pensa di farla partecipare alle Olimpiadi e di puntare alla vittoria. Anche la madre ripone le sue speranze sul successo di Anna, vedendola come un’opportunità per la ragazza di vivere nel mondo libero oltre i confini della cortina di ferro. Le sue speranze sono così brucianti da portarla ad acconsentire che il regime comunista spinga Anna ad assumere sostanze dopanti.

“Kebab & Horoscope” è una storia che parla di persone particolari, spesso problematiche, che sono alla ricerca dell’’amore della propria vita. I personaggi goffi, alle prese con un mondo assurdo, rendono il film una commedia. L’’aspetto comico, però, è funzionale ad alleggerire una storia dura sulla solitudine, sul bisogno d’’amore – a volte non appagato – e sulla tristezza. I miei attori hanno sguardi particolari, sul piano visivo si costruiscono a vicenda attraverso il contrasto. La telecamera fissa osserva i protagonisti senza partecipare, mentre i toni freddi sottolineano l’’alienazione dei personaggi. La narrazione contribuisce a costruire un film grottesco e divertente sulle persone che scoprono quanto non abbia senso cercare di combattere la solitudine.

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