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Cinespresso | April 20, 2024

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Dancing with Maria

Valentina Zaccagnini

Review Overview

Cast
7
Regia
7
Script
7

Rating

Ivan Gergolet è nato a Monfalcone (Gorizia) nel 1977, si è laureato al Dams di Bologna e comincia a occuparsi di cinema nel 1995. Ha girato cortometraggi documentari (Akropolis, 2005; Making Archeo Films, 2011) e di finzione (La collezione di Medea, 2009; Ouverture, 2010). “Dancing with Maria” è il suo primo lungometraggio.

Anno: 2014 Distribuzione: EXIT Media Durata: 75′ Genere: Documentario Nazionalità: Italia, Argentina, Slovena Produzione: Transmedia-Imaginada Film-Staragara Regia: Ivan Gergolet Uscita: 26 Febbraio 2015

È stata una foglia a sussurrare a Maria Fux che poteva ballare e che per farlo non aveva bisogno della musica, ma solo del vento

La leggenda di questa donna incredibile è conosciuta in tutto il mondo. Figlia di una russa disabile emigrata a Buenos Aires, Maria Fux è cresciuta con la condizione di voler essere “la gamba che mancava a sua madre”.

A 20 anni, già ballerina, vide una foglia staccarsi da un ramo e danzare nel vento. Questo fatto, apparentemente senza importanza, ha spinto la giovane donna verso un percorso artistico e umano senza precedenti che la porta non solo ad essere una delle coreografe più affermate, ma anche la grande rivelazione che è la danza terapia, come cura e ricerca della propria anima attraverso il movimento.

“L’arte è andare in luoghi assolutamente sconosciuti. E ciò che si danza è la vita”

Oggi a 93 anni, Maria Fux insegna ai suoi allievi tutto quello che imparato dalla foglia: non è la melodia a far muovere il corpo, ma sono i nostri ritmi interni che vanno ascoltati. Il regista Gergolet ha conosciuto Maria nel febbraio del 2010, sua moglie era una sua allieva già da cinque anni quando ha deciso di seguire l’attività della coreografa nel suo studio argentino. La macchina da presa allora indugia con grazia statica sul corpo costantemente in movimento: quello di Maria che, nonostante la sua vecchiaia, è ancora sempre strumento di gioia e vita, e quello dei suoi allievi che raccolgono la più vasta eterogeneità possibile.

La danza terapia infatti è indirizzata a tutti e nel documentario è possibile scorgere uomini, donne, ballerine professioniste, anziani, bambini, indigene sorde, ragazzi affetti dalla sindrome di down che si innamorano, donne disabili che riacquistano fiducia nella bellezza del proprio corpo provato. Gergolet racconta con passo silenzioso ma assolutamente in grado di raccogliere tutta questa vita che sgorga nonostante i limiti apparenti che impone la società. Non è un film che parla della danza in termini tecnici. Non è un biopic. È la capacità di raccontare attraverso le storie di molti, la sorprendente umanità di una donna che ha fatto della danza il suo unico strumento di conoscenza del mondo.

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