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Cinespresso | April 25, 2024

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Kingsman – Secret service

Valentina Zaccagnini

Review Overview

Cast
8
Regia
8
Script
8

Rating

Dalla miniserie a fumetti "The Secret Service" realizzata da Mark Millar e disegnata da Dave Gibbons, il regista Matthew Vaughn, dopo aver diretto "Kick-Ass" nel 2010 e " X-Men - L'inizio" nel 2011, confeziona questo divertentissimo adattamento cinematografico molto ben bilanciato che non scade mai nella (bruttissima) definizione di "fumettone" e mantiene lo spettatore incollato allo schermo.

Anno: 2014 Distribuzione: 20th Century Fox Durata: 129′ Genere: Azione, Commedia Nazionalità: UK Produzione: 20th Century Fox Regia: Matthew Vaughn Uscita: 25 Febbraio 2015

Una buona combinazione di umorismo, azione e suspance per l’ultima fatica di Vaughn; a metà fra action movie e moderna spy-story con un cast eccellente

L’agente segreto Price muore durante una missione in Oriente, la sua famiglia si sfascia e diciassette anni dopo, suo figlio Eggsy è completamente allo sbando. Circondato dal degrado più totale, il ragazzo ha lasciato gli studi per languire nella disoccupazione e nella malavita. Finito in galera per furto, Eggsy sembra non avere più prospettive ma a portarlo in salvo è Harry Hant, un ex collega di suo padre che individua nel giovine tutte le potenzialità per fare di lui una spia dei Kingsman, un’organizzazione di intelligence segreta e indipendente.

Ma una minaccia incombe: il perfido miliardario nerd Valentine intende “salvare” il mondo portando avanti un progetto devastante e apocalittico destinato a distruggere tutto. Riusciranno i Kingsman a sventare i suoi piani?

Non si può restare impassibili davanti a questo film. Questa è la prima sensazione appena si riaccendono le luci in sala. L’ottimo connubio fra la sceneggiatrice Jane Goldman e Vaughn, già consolidato fin dai tempi di “Stardust”, fa di nuovo centro con questa storia scritta con un ritmo serratissimo ed efficace che non crolla praticamente mai. La chiave di tutto è un sorprendente bilanciamento di tutte le parti che però restano molto ben distinte. La vicenda è chiaramente di fantasia, ma attinge a piene mani dalla realtà e dagli estremi della cultura inglese. Harry è un dandy compito che che però è meglio non far arrabbiare (“…Allora Signori, restiamo qui tutto il giorno oppure combattiamo?”), Eggsy è un disperato rissoso ma con un gran bisogno di avere delle regole. La narrazione oscilla fra momenti di forte umorismo un po’ british e un po’ unpolitically correct e scene di azione magistralmente coreografate con un massiccio uso di CGI per la post-produzione.

I buoni sono (quasi) sempre buoni, i cattivi sono così fuori di testa che fanno ridere (soprattutto per i difetti di pronuncia resi nella versione italiana). La sensazione è che “Secret Service” non si “ispiri” ad un fumetto, bensì abbia quella giusta indipendenza per omaggiarlo come estensione filmica dell’arte grafica. Difficile da spiegare. Si può dire che la completezza della dimensione d’intrattenimento è la cifra di questo film che risulta, senza dubbio, uno dei migliori adattamenti di sempre.

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