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Cinespresso | March 28, 2024

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“Unbroken” di Angelina Jolie, la recensione

“Unbroken” di Angelina Jolie, la recensione
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
7
Regia
6
Script
6

Rating

Angelina Jolie dirige un film sulla storia vera di Louis Zamperini, una storia di coraggio ed eroismo. Nonostante Unbroken sia un progetto ambizioso non riesce a decollare completamente causa una sceneggiatura incompleta e poco approfondita. L'eccessiva lunghezza della pellicola non aiuta la risalita del film.

Anno: 2014 Durata: 137′ Distribuzione: Universal Pictures Genere: Drammatico Nazionalità: Usa Produzione: Universal Pictures, Legendary Pictures Regia: Angelina Jolie Uscita: 29 Gennaio 2015

Angelina Jolie porta in sala la storia vera di Louis Zamperini, atleta olimpico ed eroe della Seconda Guerra Mondiale scomparso recentemente

Angelina Jolie torna, dopo In the land of blood and honey, dietro la macchina da presa presentando al grande pubblico l’ambizioso progetto che ha il titolo di Unbroken, lungometraggio tratto dalla biografia di Louis Zamperini Sono ancora un uomo. Storia epica di resistenza e coraggio della scrittrice Laura Hillenbrand. Louis è un ragazzo di origini italo-americane che trova la sua strada quando, grazie al fratello Pete, scopre l’atletica. Diventa così un vero e proprio atleta tanto da partecipare alle Olimpiadi di Tokio nel 1939 classificandosi all’ottavo posto. Ma, come un fulmine a ciel sereno arriva la Seconda Guerra Mondiale, Louis si arruola in aviazione e viene spedito a colpire obiettivi sensibili in Giappone, durante una missione il bombardiere si cui si trova precipita nel pacifico, “Zamp” sopravvive insieme ad altri due compagni rimanendo alla deriva per più di un mese e mezzo, viene “ripescato” da una nave battente bandiera nipponica e fatto prigioniero resistendo alle torture del suo sadico carceriere Mutsushiro Watanabe detto “l’uccello”.

Angelina Jolie firma la regia di una pellicola che ha il compito di farci conoscere la vita tormentata di Louis Zamperini, un progetto enorme che la Jolie affronta con naturalezza e competenza, ma che centra a metà il bersaglio. Empatizzare con il personaggio di Zamperini è facile, anche perché le prove fisiche e psicologiche a cui il personaggio è sottoposto piegherebbero l’animo più forte, il motivo della sua resistenza la regista ce lo fornisce mostrandoci flashback della sua infanzia, quando Louis è solo un ragazzino emarginato e picchiato dai compagni perché italiano e non completamente integrato, a salvarlo da un futuro incerto arriva il fratello Pete che lo inizia alla corsa e lo sprona ad essere sempre il migliore.

“Un momento di gloria vale una vita di dolore”

Nonostante la stupefacente storia del protagonista, Unbroken, cinematograficamente parlando, non funziona del tutto, il problema risiede nell’eccessiva lunghezza del film che porta lo spettatore a perdere il filo di una sceneggiatura, affidata ai fratelli Cohen, con evidenti buchi narrativi. La tempra e la resistenza di Zamperini sono un connubio di diversi fattori quali l’atletica e il suo avvicinamento alla fede, momenti che il film della Jolie tratta solo superficialmente concentrando la maggior parte del tempo allo spettacolare ammaraggio, indubbiamente sensazionale a livello visivo ed “umano” ma che a lungo andare trasforma in apatia una sequenza adrenalinica che esalta indubbiamente le doti fisiche e mentali di Louis ma che si perde, come i protagonisti, in una desolazione d’acqua.

Stupenda la fotografia curata da Roger Deakins e alcuni piani sequenza che dimostrano una certa maturità registica da parte della Jolie, che nonostante la tecnica presente non riesce a far decollare il film. Ineccepibile il cast che si dimostra all’altezza di una storia così epica, spiccano fra tutti Jack O’Connel che interpreta il protagonista Louis Zamperini, con una forza e abnegazione che sorprende, a fargli da comprimario troviamo il sempre bravo Domhnall Gleeson (Frank) che dimostra, come sempre, una straordinaria abilità recitativa.

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