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Cinespresso | April 25, 2024

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I 12 Giurati

I 12 Giurati
Margherita Bordino

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6.5
Script
6.5

Rating

12 Citizens è l'Opera Prima del regista cinese Xu Ang. Si tratta del remake de La parola ai giurati di Sidney Lumet. La trama è semplice e lineare. 12 uomini vengono chiamati a fingersi giurati e a discutere un caso di omicidio. Forte è la riflessione sulla società cinese contemporanea. Il film ha vinto la sezione Cinema d'Oggi al Festival Internazionale del Film di Roma.

Durata: 106′ Genere: Drammatico Produzione: Liangwen Li, Luna Wang Distribuzione: Gang Wang Nazione: Cina Regia: Ang Xu Sceneggiatura: Jinglong Han, Yujiao Li, Ang Xu

“Mamma mia” è il simpatico commento del giovane regista salito sul palco

12 Citizens di Xu Ang è il film vincitore della sezione Cinema d’Oggi al Festival Internazionale del film di Roma. La Cina conquisterà il mondo e anche il Cinema, non ci sono dubbi. Il film è un remake riguardante la Cina contemporanea e si rifà a grandi pellicole come La parola ai giurati del 1957 di Sidney Lumet e al successivo 12 del 2007 del regista russo Nikita Mikhalkov.

12 Citizens è l’esordio alla regia del giovane Ang, il quale ha voluto scommettere su se stesso e sul suo paese, rischiando di fare un flop. Riprendere film che hanno fatto la storia del cinema è sempre una grande sfida, ma lui c’è riuscito. La trama è abbastanza semplice. Ci sono 12 uomini attorno ad un tavolo. Dibattono per stabilire il verdetto finale di un caso. Questi 12 giurati sono stati scelti da alcuni studenti di una facoltà di giurisprudenza che devono comprendere e studiare il sistema giuridico americano. Gli uomini sono stati scelti tra fidanzati, genitori e funzionari dell’università.

Il caso in esame riguarda l’omicidio di un uomo, il cui presunto assassino è il figlio. I giurati, in una stanza lontano da tutti, analizzano il caso e giungono ad una decisione unanime. Durante lo svolgersi del dibattito vengono fuori le storie intime e personali di questi uomini e l’analisi delle prove e testimonianze si rivela meno scontata del previsto.

Dunque, tutti quelli che votano colpevole alzino la mano. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette… otto, nove, dieci, undici. Allora, undici colpevole. Qualcuno vota innocente? Uno. Bene, grazie. Undici colpevole, uno innocente. Sappiamo la situazione.

Xu Ang ha scelto di seguire fedelmente la trama de La parola ai giurati. L’unico e fondamentale cambiamento sta nel fatto che ha deciso di rappresentare il processo e il lavoro della giuria come una semplice simulazione. Rispetto all’originale viene meno, quindi, la sentita ricerca da parte dei giurati verso la verità assoluta. Nonostante ciò la regia così minimalista e per lo più guidata da camera fissa non dispiace affatto. Se il film durasse qualche minuto in meno sarebbe ancora meglio.
12 Citizens ha vinto. A deciderlo è stato il grande pubblico e non serve alcun commento.

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