A 10 anni dalla scomparsa dell’attore una proiezione per rendere omaggio alla sua memoria e grandezza di artista quale è stato

Ieri non è stato solo il giorno di Leopardi, ma anche di Nino Manfredi. Due personaggi che in modo del tutto differente e lontanissimi tra loro, hanno lasciato la propria impronta artistica in un’ Italia difficile. A 10 anni dalla scomparsa dell’attore la Mostra del Cinema di Venezia ha organizzato una proiezione per ricordarlo. In Sala Volpi infatti è stato proiettato L’avventura di un soldato, un episodio tratto dal film L’amore difficile, opera prima di Manfredi regista.

In occasione della proiezione è arrivato al Lido Edoardo Leo, allievo del maestro, con il quale ha lavorato nel 1997 per un piccolo ruolo nel suo film Grazie di tutto. Il giovane attore ha attinto molto dal grande Nino Manfredi. Rubando e copiando il suo modo di lavorare. La famiglia Manfredi ha fortemente voluto Edoardo Leo presente, il quale ha letto un pezzo della novella di Italo Calvino dal quale Nino ha tratto l’episodio poi proiettato.

La mia ammirazione per Nino è grandissima: nel mio piccolo cerco di fare ciò che ha fatto lui, il regista, l’attore, lo sceneggiatore

Edoardo Leo ha ammesso di cercare di imitare un dei mostri sacri del nostro cinema. Tra qualche mese lo vedremo sul grande schermo con il film Noi e la Giulia, precisamente il prossimo 29 Gennaio, per il quale firma la regia oltre a far parte del cast artistico composto da Luca Argentero, Claudio Amendola, Anna Foglietta, Stefano Fresi e Carlo Buccirosso.