Tutti noi, uomini e donne, siamo solo attori

Al Pacino è stato l’attore più atteso in questi primi giorni di Festival. L’attore hollywoodiano è presente a questo appuntamento cinematografico con ben due titoli, di cui uno in Concorso e l’altro Fuori Concorso, rispettivamente Manglehorn e The Humbling.

The Humbling è tratto dall’omonimo romanzo di Philip Roth. La storia di un noto attore teatrale di Broadway che inizia una relazione erotica e morbosa con una donna omosessuale e molto più giovane di lui. Dopo Birdman e She’s Funny That Way torna sul grande schermo di questa 71a Mostra del Cinema la crisi dell’attore. In Manglehorn, invece, Al Pacino veste i panni di un fabbro ancorato al passato e ad un amore che non esiste più. Intrappolato nella scatola dei ricordi, vive una vita di stenti trascurando le persone che tengono a lui. In entrambi i film le sue interpretazione sono da lode. La perfezione delle sue performance va talmente oltre, come sempre, tanto da essere difficile da spiegare se non attraverso le stesse immagini.

Siamo al quarto giorni di Festival e il Concorso si fa sempre più interessanti. Nessun film fino a questo momento ha deluso le aspettative e unico titolo per ora in testa è Anime Nere, film sulla ‘Ndrangheta, di Francesco Munzi.

Al Pacino è stato ed è il protagonista di questa giornata, anche se si trova a Venezia già da 48 ore. Ieri sera l’attore ha ricevuto, insieme a Barry Levinson, il Premio Mimmo Rotella per il film The Humbling. Questo riconoscimento consiste in un’opera del pittore calabrese. A conferirgli il premio è stato Gianvito Casadonte, direttore artistico del Magna Graecia Film Festival, alla presenza anche di Andrea Iervolino per Ambi Film.

Il Premio Rotella è uno dei tanti eventi collaterali che da anni animano le serate della kermesse e viene assegnato al film che maggiormente si avvicina al connubbio tra arti visive e cinema, oggetto di interesse del maestro.