Birdman, Inarritu provoca il cinema
- Margherita Bordino
- On 28 agosto 2014
- http://www.cinespresso.com
Review Overview
Cast
8.5Regia
8.5Script
8.5Rating
Anno: 2014 Durata: 119′ Distribuzione: Fox Searchlight, Twentieth Cetury Fox ItalyGenere: Commedia Paese: Usa Produzione: New Regency, M Productions, Le Grisbi Productions Regia: Alejandro G. Inarritu
Fuori dagli schemi a cui siamo stati abituati. Un nuovo Inarritu dopo quattro anni lontano dal grande schermo
Film d’apertura della 71a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è stato Birdman, or The Unexpected Virtue of Ignorance, diretta da Alejandro G. Inarritu. Un red carpet ricco di star nazionali e hollywoodiane, ma del tutto privo di glamour. E’ stato questo l’inizio del Festival. Meno movimentato rispetto agli altri anni, ma con un film da Premio Oscar. Barbera, Direttore Artistico della Kermesse che si svolge in laguna, ha fatto centro scegliendo la black commedy di Inarritu come inizio Mostra. Si tratta di un film provocante. I tanti fan del regista resteranno positivamente sbigottiti davanti il grande schermo. Il maestro, che già in passato ha abituato il suo pubblico a gustare deliziosi capolavori, questa volta si è superato. Ha scritto e diretto una commedia dolce e amara, comica e imponente.
Importanti i temi che affronta. È la storia del cinema. La storia di un attore che ricerca continuamente la fama e di essa ha sempre più sete e bisogno. Un attore che deve fare i conti con una Broadway pretenziosa, con il dominio prepotente dei social network, con una stampa esevera ed esigente. Un attore che allo stesso tempo è anche uomo, marito e padre, che vuole stare vicino alla figlia trascurata per troppo tempo e portare avanti la compagnia ormai allo sbaraglio durante le prove e la messa in scena dello spettacolo. Una commedia contemporanea, in cui l’attore resta intrappolato nel suo personaggio e non riesce a “volare”.
“Hai avuto quello che volevi dalla vita, nonostante tutto? Si!”
È questa la frase con cui si apre il film, esplicativa di tutto il resto. Di un mestiere, o meglio arte, che troppo spesso viene minimizzata in successo, danaro e lustrini. La morte dell’attore? Forse è questo il dibattito a cui Inarritu vorrebbe dare inizio, riflettendo su tutte le sue componenti, anche quelle tecniche. Inarritu mette a nudo l’attore con tutte le sue debolezze e sottolinea il suo difficile, e a volte troppo conflittuale, rapporto con i giornalisti. La necessità dell’artista di ricevere una critica positiva, convinto che da quelle poche parole possa dipendere il suo successo. Ad interpretare il film un cast stellare, nel vero senso del termine. Star a tutto tondo. Tutti bravi, bravissimi: Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts.
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