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“Edipo in Compagnia” questo week-end al FontanonEstate

“Edipo in Compagnia” questo week-end al FontanonEstate
Redazione
  • On 22 agosto 2014
  • http://www.cinespresso.com

Uno spettacolo scritto e diretto da Alberto Bassetti con Paolo Graziosi e Elisabetta Arosio su musiche di Francesco Verdinelli. Alle ore 21 presso i giardini della Fontana dell’Acqua Paola

Un uomo e una donna, soli in una terra desolata, tra rovine di colonne greche e quel che resta di un altare pagano. Sono Edipo e sua figlia Antigone, che lo ha seguito fino a Colono, lei sempre così devota alle responsabilità degli affetti familiari; e se invece fosse l’altra figlia, Ismene? O semplicemente una compagna innamorata dell’uomo?

L’uomo dice di voler raccontare, anzi rivivere, come in una messa in scena, la storia sua, di Edipo, cioè del più sfortunato tra i mortali; o magari del più fortunato, colui che pur nella sofferenza è assurto a mito, simbolo, emblema di molte sfaccettature della personalità umana, tra cui il coraggio di affrontare il proprio destino: sembra perciò un attore costretto a reiterare all’infinito la propria storia; e quello forse è, realmente: recita un copione che non potrà mai cambiare, una storia disperata che però si accende nei duetti con la donna che interpreta i vari personaggi che lui è costretto ad affrontare: i suoi falsi genitori che regnano su Corinto, Pòlibo e Mèrope; i compagni di giochi che gli inculcano il sospetto di essere “un trovatello”; la Pizia, l’oracolo di Delfi; i guerrieri di Laio, che lui uccide; la Sfinge, di cui solo lui sa risolvere i quesiti; Creonte, reggente di Tebe e sua sorella Giocasta…

Sempre più nello spettatore s’insinua il dubbio che l’uomo e la donna altro non siano che due sfortunati attori che portano in giro questa vicenda fino a farla diventare la loro storia, un dramma che via via assume i toni della commedia ogni volta che i due discutono o battibeccano su questioni sempre più personali, in momenti pregni di affettuosa ironia e divertente estraneazione, raffrontando il mondo di un attore con quello dell’Eroe: costretti loro malgrado, ma certo con consapevole e puntigliosa accettazione, nel confino di un eterno ritorno.

Affrontare Edipo, dopo le innumerevoli versioni che si succedono da secoli (tra le ultime citerò almeno Elsa Morante e Pierpaolo Pasolini), richiede una buona dose di coraggio: io l’ho fatto prendendone così il distacco di un sotterraneo gioco sulla gioia di vivere, comunque e nonostante tutte le possibili avversità – Alberto Bassetti

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