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Cinespresso | March 29, 2024

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Teatro Eliseo presenta la nuova stagione

Teatro Eliseo presenta la nuova stagione
Andrea Di Cosmo

Classici e innovazioni con richiesta d’aiuto alla sopravvivenza del teatro

Una conferenza stampa quella della presentazione della nuova stagione 2014/2015 del Teatro Eliseo, il 9 giugno dalle ore 12 alle 14 circa, all’insegna della denuncia polemica sulla latitanza delle istituzioni nei confronti loro, e del teatro in generale, dove Massimo Monaci, Direttore del Teatro Eliseo non nasconde sacrifici e risparmi orientati alla sopravvivenza dello stesso. Dato allargato alla crisi che comprende Roma e il Lazio. In particolare il Teatro Eliseo, allo stato attuale, non riesce ad accedere alla categoria dei teatri di elevato interesse culturale poiché uno dei parametri fondamentali è che gli Enti Locali contribuiscano all’attività del teatro per almeno il 50% di quanto contribuisce lo Stato, come, di fatto, non avviene.

Nonostante il contesto, il teatro resiste proponendo un nuovo futuro, forte anche di una coproduzione fra Eliseo e Francesco Bellomo. L’apertura di stagione vede: La professione della Signora Warren di G.B. Shaw, con la regia di Giancarlo Sepe, protagonista Giuliana Lojodice, la quale ha letto un’introduzione dello stesso autore per spiegare l’attualità del testo e il perché rifarlo mentre ha dichiarato di voler fare questo spettacolo per questo regista: «mi piace farmi usare, non dai registi ma da Giancarlo (Sepe) sì; non so che mi farà.».

Prosegue il rapporto con Leo Gullotta e Fabio Grossi che riportano in giro per l’Italia: Prima del Silenzio di Patroni Griffi, una scommessa di innovazione drammaturgica e produttiva a cura di Michele Zatta e Marco Lucchesi, che, con: Forse un altro, mettono in scena una commedia che è una via di mezzo tra Woody Allen e Bergman, grazie alla complicità di attori come Vincenzo Ferrera, Crescenza Guarnieri, Giovanni Carta e la collaborazione con l’Accademia Silvio d’Amico.

Tra i nomi presenti: Giovanna Marini, Mariano Rigillo, Carlo Cecchi e Umberto Orsini, protagonista quest’ultimo di una seguita invettiva contro le dinamiche teatrali, particolarmente romane: «Un teatro non può chiudere il venerdì. Grazie a Dio ci sono le signore anziane delle pomeridiane di domenica. L’Italia è teatralmente migliore di Roma.»

C’è anche il ritorno di Maurizio Scaparro con il suo: Amerika. Accanto a loro, le nuove generazioni prendono piede, e vedranno, tra grande e Piccolo Eliseo Patroni Griffi, Iaia Forte, su un testo di Paolo Sorrentino, Simone Montedoro , Fausto Paravidino che torna al Piccolo con il nuovo lavoro: I vicini. Elda Alvigini dichiara che se non fosse per la sua notorietà, dovuta alla TV de: I Cesaroni, avrebbe le difficoltà economiche che comporta fare teatro. Lei presenta il suo: Inutilmentefiga, prende in giro i genitori sessantottini che hanno travolto i figli con l’ideologia, costringendoli a farsi chiamare per nome e facendoli vestire in modo discutibile.

Alessandro Mario e Pino Insegno scommettono sul teatro, in: Frankie e Johnny. Curioso l’accostamento in: Berlusconi e Marquez, scritto e diretto da Francesca Garcea. Raffaella Azim si confronta con Franca Rame e Dario Fo, in Una Donna Nuova, e si parla dell’inserimento di frammenti inediti.

Lella Costa esce dal monologo teatrale partecipando al progetto di più attori, in Nuda Proprietà, per la regia di Emanuela Giordano. Luca Ronconi arriva con Danza Macabra di August Strindberg, che aprirà anche il Festival di Spoleto, il 27 giugno.

Interessante l’idea della trasposizione teatrale del classico del cinema: Il Grande Dittatore, di Charlie Chaplin, per la regia di Massimo Venturiello e le musiche originali di Germano Mazzocchetti.

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