Da Berlino il racconto di Diego Luna e del suo nuovo film

Diego Luna torna a parlare di César Chávez dopo il documentario del 2007 con un film che racconta la vita pubblica e privata dell’attivista statunitense di origine messicana che si è battuto per i diritti dei braccianti agricoli nel suo paese e che grazie all’aiuto di tutti coloro che hanno creduto nel suo movimento non violento è riuscito a fondare la National Farm Workers Association.

Figlio di emigranti messicani negli Stati Uniti, Diego Luna si è sempre sentito vicino alla sua comunità di origine e ai problemi economici e di integrazione che si trova ad affrontare: “Ho lavorato molto prima di arrivare a questo punto e ho atteso molto questo momento. Essendo di origine messicana con un figlio nato a Los Angeles, per me era molto importante fare un film che rappresentasse ciò che César Chávez ha significato per la comunità messicana negli Stati Uniti e volevo che  la prospettiva fosse quella di un messicano. César Chávez è stato di fondamentale importanza nella nostra storia e anche se i giovani messicani sono perfettamente integrati, continua a ispirarci ogni giorno”.

Dolores Huerta, che ha lottato fianco a fianco con Chávez, ha ribadito la funzione chiave del suo esempio nella storia messicana: “La gente deve capire che ha un ruolo importante nel cambiare le cose e che deve partecipare alla vita politica per risolvere la crisi. Abbiamo delle responsabilità in quanto cittadini, possiamo e dobbiamo organizzarci. C’è ancora molto da fare nel nostro paese e questo film deve stimolare le persone ad agire per cambiare le cose”.

Ciò nonostante il film di Diego Luna non intende santificare la figura di Chávez, ma piuttosto mostralo come uomo e come padre: “Lo scopo di questo film, oltre che far conoscere al mondo la storia di Chávez e di quanto è riuscito ad ottenere stimolando la gente all’organizzazione e al boicottaggio delle grandi piantagioni, è quello di mostrare un padre che lotta per conquistare la stima di suo figlio e di un marito che ha una compagna straordinaria nella vita privata e politica”.