Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | March 29, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

“I, Frankenstein” e la lotta contro i demoni

“I, Frankenstein” e la lotta contro i demoni
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
5
Regia
4.5
Script
4.5

Rating

Stuart Bettie riporta in vita Frankenstein e gli dà il volto di Aaron Eckhart. Nonostante l'idea buona il film è debole di sceneggiatura e carente di effetti visivi sbalorditivi; una storiella inutile in cui le idee sono confuse e i buchi narrativi sono grandi come crateri. Nemmeno la presenza di Bill Nighy riesce a far decollare la pellicola che rimane inchiodata al suolo.

Anno: 2014 Durata: 93′ Distribuzione: Koch Media Genere: Fantasy, Avventura Paese: Usa, Australia Produzione: Hopscotch Features, Lakeshore Entertainment Regia: Stuart Beattie Uscita: 23 Gennaio 2014

Torna Frankenstein sul grande schermo, ha il volto (e il fisico) di Aaron Eckhart e combatte i messaggeri dell’inferno

Sono passati 200 anni da quando il Dottor Victor Frenkenstein ha dato vita alla sua creatura: Adam. Una vita che ha destato l’interesse del mondo demoniaco, tanto da scomodare la presenza di Naberius, uno dei principi infernali. Ritrovatosi invischiato in una guerra millenaria tra demoni e i potenti Gargoyle, inviati sulla terra dall’arcangelo Michele come difensori della volontà divina e guidati dalla saggia Leonore, Adam scoprirà essere la chiave per la salvezza o la distruzione dell’intera umanità, aiutato dalla Dott.ssa Terra combatterà per trovare la sua anima.

“Nessun altro è come me”

I, Frenkenstein, del regista Stuart Beattie e prodotto dallo stesso team di Underworld, è uno dei quei film che, nonostante abbia un buon punto di partenza non riesce a sviluppare l’idea e si perde in una sceneggiatura al limite del ridicolo e degli effetti visivi che, nonostante un budget considerevole, sono davvero elementari. Se l’idea di riesumare il mostro di Frankenstein e cercare di dargli un taglio più moderno poteva risultare una scelta vincente, quella di farlo diventare un belloccio forse è risultata un filino trash, dopotutto la creatura del dottore dovrebbe essere deforme qui invece, togliendo qualche cicatrice, ha gli addominali di Aaron Eckhart e una dialettica da laureato ad Harvard.

Il confronto con Underworld salta all’occhio e le atmosfere cupe della saga con Kate Beckinsale risultano molto lontane, anche l’action risulta scadente, nonostante gli effetti visivi superino di gran lunga il precedente non c’è paragone per suspense e storia. Poco importa il cast di nomi importanti, oltre ad Aaron Eckhart troviamo Yvonne Strahovski poco convincente, Miranda Otto che sembra uscita dalla serie di Fantaghirò e il povero Bill Nighy che nonostante la sua bravura appare stanco e svogliato. In finale I, Frenkenstein è un blockbuster per ragazzini che sicuramente si divertiranno, ma se pensate di ritrovare la storia e i personaggi di Underworld, forse vi conviene riguardare il dvd.

Submit a Comment