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Cinespresso | April 20, 2024

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“Quod erat demostrandum” ed il regime di Ceausescu

“Quod erat demostrandum” ed il regime di Ceausescu
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
6
Regia
5
Script
5

Rating

Un film in bianco e nero che tenta di raccontare il dramma di un regime totalitario come quello in Romania nel 1984. Il problema è la monotonia di una sceneggiatura piatta e di una regia che non ha saputo sfruttare l'ottimo cast a disposizione.

Anno: 2013 Durata: 105′ Distribuzione: Unknown Genere: Drammatico Nazionalità: Romania Produzione: ICON Production, The Group, Cinema City, Abis Studio, HBO Romania Regia: Andrei Gruzsniczki Uscita: Unknown

Le limitazioni nel regime di Ceausescu vissute da un giovane matematico e una donna sposata

1984. Sorin, giovane matematico rumeno, prende l’infelice decisione di far pubblicare la sua ricerca su una rivista americana senza l’approvazione del governo rumeno. Scoperto il “tradimento” l’agente della securitate Alecu Voican si mette sulle sue tracce spiando ogni sua mossa.

Andrei Gruzsniczki cerca di raccontare un pezzo di storia del regime di Ceausescu attraverso la vita di un giovane matematico e della sua collega che cercano disperatamente una via di fuga: Sorin attraverso la pubblicazione della sua ricerca e Elena cercando di raggiungere suo marito in Francia. La pellicola, senza dubbio attendibile a livello storico, ha un’elevata capacità soporifera; la storia è un susseguirsi di chiacchiere, ricerche e formule matematiche tanto da provocare la fuga non solo dal regime ma anche dalla sala.

Nonostante il cast degno di nota, Ofelia Popii e Sorin Leoveanu provengono entrambi dal teatro e la loro drammaticità si sposa perfettamente con i personaggi ai quali donano uno spessore notevole, il problema però rimane la sceneggiatura piatta e inconcludente che, nonostante il fantastico lavoro attoriale, non riesce a dare carattere ai personaggi rendendoli poco interessanti. Da lodare la scelta stilistica del bianco/nero per la pellicola che dà un senso retrò adatto alla tematica e al periodo.

Quod erat demostrandum (enunciazione matematica che sta a significare: come volevasi dimostrare) rimane un film noioso e assolutamente non piacevole, tanto da aver provocato diversi abbandoni della sala da parte degli spettatori. Un vero peccato vista la tematica interessante e ricca di spunti alla quale però il regista non sembra aver saputo attingere rovinando quello che poteva essere davvero un bel film.

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