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Cinespresso | April 25, 2024

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Thor: the dark world

Thor: the dark world
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6.5
Script
6

Rating

La nuova avventura del dio del tuono stavolta centra il segno. Alan Taylor riesce a creare un cinecomics degno di questo nome e tra elfi oscuri e botte da orbi c'è tempo anche per qualche sana risata. Un blockbuster consigliatissimo a chi, ormai, non può fare a meno degli eroi Marvel.

Anno: 2013 Durata: 112’ Distribuzione: Walt Disney Pictures Genere: Azione, Supereroi Nazionalità: Usa Produzione: Marvel Studios, Universal Studios Regia: Alan Taylor Uscita: 20 Novembre 2013

Ritorna l’eroe Marvel pronto ad affrontare l’oscurità a colpi di martello

Millenni orsono i nove regni sostenuti dal gigantesco Yggdrasil, l’albero al centro dell’universo, vennero attaccati dagli elfi oscuri capeggiati dal malvagio Malekith. Capace di maneggiare una potente arma oscura il Re di Svartalfheim venne sconfitto poco prima di portare a termine il suo diabolico piano da Bron, padre di Odino e sovrano di Asgard. Oggi, dopo l’attacco di New York, Thor, figlio di Odino, e successore diretto al trono combatte per ristabilire l’ordine nei nove regni il cui equilibrio è stato alterato da Loki, fratello del Dio del tuono e padrone dell’inganno, ma nuove minacce sorgono all’orizzonte. Quando la materia oscura si risveglia e mette in pericolo Jane Foster, Thor dovrà correre dalla sua amata e cercare di salvare sia lei che l’intero universo dalla rinnovata minaccia di Malekith e del suo nuovo esercito.

“Alcuni credono che prima dell’universo ci fosse il nulla, ma sbagliano… c’era l’oscurità. Ed è sopravvissuta”

Thor: the dark world cambia registro e affida la regia al neo-promosso Alan Taylor (Il trono di spade). Con una sceneggiatura scritta da chi di fumetti ne capisce qualcosa (Christopher Yost, Christopher Marcus e Stephen McFeely) il film riprende quello che è il vero filone dei cinecomics e porta sullo schermo un dio del tuono più simpatico, divertente e meno shakespeariano di quello diretto da Sir Kenneth Branagh. Dopo la delusione di Thor nel 2011 la Marvel Studios regala un film in linea con i suoi compagni d’armi Avengers e capace di tenerci incollati alla poltrona del cinema grazie a combattimenti finalmente degni degli dei asgardiani e a degli effetti visivi assolutamente spettacolari (3D consigliatissimo).

Forse il segreto sta nel non prendersi troppo sul serio riuscendo a giocare con le caratteristiche di tutti i personaggi e così: Jane Foster si strugge per amore, Thor appende il sacro Mijolnir a mo’ di ombrello e il Dottor Selvig corre nudo per l’Inghilterra. Ovviamente il cast riesce ad assimilare molto bene questo cambio di rotta: Chris Hemsworth è più che mai adatto al ruolo di Thor proponendo il gigante simpatico visto in The Avengers, Natalie Portman sempre bellissima e perfettamente nella parte, solo certezze per Tom Hiddleston che riesce a dare vita a un Loki diviso fra malvagità ed eroismo, Kat Dennings nei panni della “stagista” Darcy Lewis a cui viene dato più spazio con il risultato di avere momenti comici davvero esilaranti. Non ci si può dimenticare ovviamente di Anthony Hopkins capace da solo di dare drammaticità all’intero film, il suo Odino è un misto di grandiosità e al tempo stesso fragilità che lo rendono, forse, uno dei personaggi migliori.

Come ormai i fan dei film Marvel sapranno è “vietato” alzarsi alla fine del film e questa volta per ben due scene extra che come al solito riserveranno sorprese a tutti i Marvel-Addicted.

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