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Cinespresso | April 25, 2024

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Gli orribili segreti di Miss violence

Gli orribili segreti di Miss violence
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
8.5
Regia
9
Script
8.5

Rating

Una regia intelligente e un cast eccezionale per un film coinvolgente, in grado di trascinare lo spettatore negli abissi profondi di una società malata, di una famiglia che dietro l'apparente perfezione nasconde un'immensa tragedia.

Anno: 2013 Durata: 99’ Distribuzione: Eyemoon Pictures Genere: Drammatico Nazionalità: Grecia Produzione: Faliro House Productions, Plays2Place Production, Elle Driver Regia: Alexandros Avrans

Dalla Grecia arriva il film shock premiato a Venezia con il Leone d’argento e la Coppa Volpi

Il giorno del suo undicesimo compleanno Angeliki si getta dal balcone di casa con il sorriso stampato sul volto. Mentre la polizia e i servizi sociali cercano di scoprire le ragioni di questo apparente suicidio, la famiglia di Angeliki insiste che sia stato un incidente. Qual è il segreto che la giovane ha portato con sé? Perché la famiglia persiste nel cercare di dimenticare ed andare avanti? Sono queste le domande a cui servizi sociali e polizia cercano risposta. E se la perfezione sembra farla da padrone, ben presto la verità manderà in frantumi la finzione rivelando l’orribile segreto che si nasconde dietro l’apparenza di famiglia normale.

Sono le note stonate quelle che risaltano, una forzata voglia di perfezione che appare sullo schermo fin dai primi secondi del film. La torta, i cappellini, le candeline e i sorrisi… un collaudato spettacolo di marionette finché qualcuno non si ribella spezzando il circolo: Angeliki (Chloe Bolota), una minuscola crepa che si allarga fino a compromettere la struttura portante di tali menzogne. Non lascia scampo Miss Violence, secondo film del regista Alexandros Avranas, una di quelle pellicole che ti colpisce forte e inaspettatamente. Una regia attenta e capace quella del 37enne di Larissa, in grado di lasciare senza respiro con un sapiente gioco di luci ed ombre, di inquadrature che attanagliano in una morsa unite ad una sceneggiatura che lascia fino alla fine a bocca aperta.

Merito della riuscita del film va anche all’ottimo cast, capace di ricreare sullo schermo una vita familiare quasi perfetta:

“Ho cercato di ricreare dei legami familiari attraverso un periodo di prova in cui il cast si comportava realmente come una famiglia. Questo ha permesso di dare ai protagonisti una naturalezza maggiore nel lavorare insieme”.

Così dichiara Avranas parlando dei suoi attori, una prova recitativa che ha permesso a Themis Panou di portarsi a casa la Coppa Volpi per il Miglior attore protagonista. Non premiata ma notevole anche la bravissima Eleni Roussinou capace di portare sullo schermo un personaggio fragile e turbato come quello della figlia maggiore Eleni. Una donna distrutta e con la volontà spezzata da un padrone, incapace di realizzare la drammaticità della sulla vita e delle tragedie orribili che la circondano, ed è proprio della sua immobilità che la stessa Roussinou parla in conferenza stampa:

“Tutti noi abbiamo nella nostra quotidianità degli avvenimenti a cui non siamo capaci di reagire. Per Eleni è lo stesso, la tragedia della sua situazione sta nel fatto che l’incubo in cui vive è talmente radicato dentro di lei da aver distrutto la sua stessa essenza, rendendola una bambola vuota”.

 

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