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Cinespresso | April 25, 2024

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Noi Zagor. Anatomia di un successo

Noi Zagor. Anatomia di un successo
Lorenzo Colapietro

Review Overview

Cast
6
Regia
6.5
Script
6

Rating

Un docu-film in cui Sergio Jacopino racconta la passione e l'amore dietro uno dei casi editoriali italiani: Zagor. Dedicato a tutti quelli che lo hanno amato o che lo amano ancora.

Anno: 2013 Durata: 70’ Distribuzione: Microcinema Distribuzione Genere: Documentario Nazionalità: Italia Produzione: Arcobaleno Produzioni Regia: Riccardo Jacopino

Sergio Jacopino ci porta dentro il cuore e l’anima di uno dei fenomeni editoriali made in italy: Zagor.

Chi sia Zagor sono in pochi a non saperlo. Nato dalla fervida mente di Sergio Bonelli e cresciuto all’ombra del celeberrimo Tex Willer, Za-gor-te-nay (spirito con la scure, secondo gli indiani) si è comunque ricavato un posto abbastanza importante nel mercato editoriale, anzi è una delle poche testate ad essere in crescita nonostante la crisi di settore. Qual è il segreto di tale longevità e vitalità? Cosa affascina di questo personaggio da tenere incatenati migliaia di lettori per anni e conquistarne di nuovi? Chi sono coloro che a Zagor danno vita? A tutte queste domande risponde Noi Zagor, un docu-film scritto e diretto da Riccardo Jacopino.

Un lavoro particolare quello di Jacopino che parte dalle origini dell’eroe di Darkwood, proponendo vecchi filmati in cui Sergio Bonelli (scomparso due anni fa) racconta gli “scontri” bonari con il padre Gianluigi sulla strada comica che Zagor aveva al suo interno, una strada spesso non condivisa dal patriarca che era fedele alla linea “dura” tipica delle tavole di Tex, di cui era creatore. Un racconto nostalgico quello di Noi Zagor che ci porta sia dentro la Sergio Bonelli Editore, sia a conoscere quelli che con Zagor ci hanno passato la vita… i cosiddetti Zagoriani, fan irriducibili di un fumetto che per loro ha un’importanza quasi vitale. Anche perché come dice lo stesso Riccardo:

“…è come entrare in una setta, e cercare di raccontare Zagor è un’impresa non da poco. Quindi ho scelto l’unica strada possibile, più che di parlare del fumetto ho raccontato di emozioni…”

Un bel documentario con qualche problema tecnico e stilistico a tratti goffo ed esageratamente auto-celebrativo, che però ha dalla parte dei pregi quello di essere stato girato con cuore e passione, quel tipo ti passione che trasuda da ogni commento, intervista o immagine che il regista ci regala. Un film da vedere? Sì. Ma assolutamente dedicato a quelli che Zagor lo hanno amato e che tuttora passano le giornate in sua compagnia, a quelli che ogni anno organizzano convention, serate e giornate a tema e anche a tutti quelli che hanno passato l’infanzia leggendo e sognando avventura fantastiche accanto al loro adorato eroe di Darkwood.

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