Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | March 29, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

“Boccaccio autore e copista” in mostra a Firenze

“Boccaccio autore e copista” in mostra a Firenze
Alina Laura De Luca

Da venerdì 11 ottobre, la città di Firenze ha aperto le porte della sua Biblioteca Medicea Laurenziana a una esposizione dal titolo “Boccaccio autore e copista” che consentirà, sino all’11 gennaio 2014, di avvicinare più o meno direttamente uno dei più grandi autori della letteratura italiana

L’apertura della mostra coincide con il culmine delle celebrazioni dedicate allo scrittore del Decameron nel VII Centenario della sua nascita: sempre nella giornata di ieri, infatti, nel Salone dei Dugento di Palazzo della Signoria, ha preso il via il convegno internazionale di studi “Boccaccio letterato” alla presenza di circa 200 tra docenti, ricercatori e giovani studiosi di Boccaccio provenienti da tutta Italia e dall’estero per fare il punto sull’autore e sui suoi modelli letterari italiani, latini, romanzi, con una riflessione sull’attività di Boccaccio come copista sia di proprie opere, sia di testi classici e medievali, e come illustratore dei suoi manoscritti (il Convegno proseguirà nelle giornate di oggi e di domani rispettivamente a Firenze presso la Villa di Castello, sede dell’Accademia della Crusca, e a Certaldo, nella cornice del Palazzo Pretorio, con nuovi e interessanti contributi).

Il percorso espositivo, che presenta 56 manoscritti, in massima parte posseduti dalla Biblioteca Laurenziana, e un ampio supporto di materiali multimediali, intende offrire un quadro di tutta la produzione letteraria di Boccaccio autore, illustrando con almeno un manoscritto tutte le sue opere volgari e latine. A questa prima sezione dedicata a Boccaccio autore segue una sezione dedicata a Boccaccio copista e scopritore di testi. Costituiscono sezioni speciali della mostra il Decameron, con una sala appositamente dedicata alla riproduzione dell’autografo, ora a Berlino, e con la presentazione di alcune novelle in video, in versione recitata dalla compagnia “L’Oranona-Teatro-Associazione Polis” di Certaldo, e il Teseida con presentazione interattiva delle sue varie redazioni e del progettato programma illustrativo.

Disponibile, inoltre, il catalogo che approfondisce e amplia la ricerca ben oltre i confini della mostra: sono più di ottanta, infatti, i codici esaminati e descritti sotto il profilo codicologico e filologico con schede che si accompagnano a saggi generali introduttivi, volti ad esaminare vari aspetti della figura del Boccaccio.

Una grande mostra, dunque, «una gioia per gli occhi, un’occasione di bellezza sia per chi studia sia per chi visita», volendo far nostre le parole della prof.ssa Mirella Ferrari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presente all’inaugurazione.

Un’esposizione che consente di guardare con occhi diversi a Boccaccio, per molto tempo considerato unicamente nella veste letteraria di autore del Decameron, di paladino di una sostanziale e ancora inattuale parità fra uomo e donna, portavoce di un’umanità fortemente radicata nella sua concreta carnalità, vista con occhio spesso divertito ma sempre indulgente. I preziosi manoscritti in mostra, invece, parlano di un intellettuale di notevole e sapiente cultura che, con l’aiuto di modelli classici, propose nuovi generi letterari alla giovane, ma già robusta letteratura italiana; sono testimonianza dell’attività di un copista e cacciatore di testi, di amanuense attento e di illustratore di codici, di un uomo di generosità inaudita capace di un dono di inestimabile valore, qual è il codice contenente la Commedia, per l’amico Petrarca.

Così, nell’oggi che trascura le humanae litterae rischiando di condannare all’oblio i suoi frutti più rigogliosi, la Biblioteca Medicea Laurenziana apre al pubblico, e a prezzi più che accessibili, il suo tesoro lasciando che Boccaccio incontri per una manciata di settimane i suoi lettori più fedeli, i cultori di oggi e di ieri, o semplicemente la curiositas di visitatori di passaggio.

La mostra costituisce «la dimostrazione della grande vitalità che c’è nella ricerca per tenere alta la memoria sulla storia del nostro Paese – che è anche storia della letteratura e storia della lingua – e sui suoi grandi autori. Essi rappresentano a pieno titolo un elemento costitutivo della nostra identità nazionale» (Stefano Zamponi, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio).

Submit a Comment