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Cinespresso | March 28, 2024

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Si apre il Taste of Roma con i primi cooking show

Si apre il Taste of Roma con i primi cooking show
Francesco Di Brigida

Al via la 4 giorni gastronomica nei giardini dell’Auditorium Parco della Musica a Roma. Lo Chef Oreste Romagnolo porta dalla sua Ponza due crudi dagli accostamenti divertenti

Per la sua seconda edizione Taste of Roma è tornata a scegliere la stessa incantata location dell’anno scorso. Così come tra gli chef. E ce ne sono stati d’interessanti nella prima serata. Nell’Elettrolux Taste Theatre hanno performato in cooking show Antonio Chiappini di A tavola con lo Chef, Maurizio Marrocco dell’Elettrolux Chef Academy, Filippo Saporito del Ristorante Leggenda dei Frati, o Heinz Beck della Pergola – Hotel Rome Cavalieri.

E poi abbiamo assistito alla preparazione della Dadolata di spigola marinata al lime con schiacciata di topinambur, dello chef Oreste Romagnolo. Ogni chef porta una ricetta, la spiega e la prepara da una postazione di fronte al pubblico. Romagnolo, titolare dei due ristoranti punta di Ponza, Oresteria e Orestorante, e insegnate di A tavola con lo Chef (che ha organizzato molti degli incontri del Taste Theatre) è un appassionato di mare e cucina che in più di vent’anni di attività ha rielaborato in maniere del tutto personali molta della tipica cucina ponziana.

Per la sua seconda presenza nell’evento capitolino lo chef ha spiegato le caratteristiche del topinambur, il tubero originario delle americhe, accostandolo al suo crudo di spigola. «Questa è una spigola un po’ vecchia. Avrà… otto ore». Ha affermato divertito al pubblico stupefatto prima, e con gli occhi dolci poi. Molto pesce dei due ristoranti sull’isola pontina proviene dalla sua barca, così anche la sua sorpresa per il Taste of Roma è potuta giungere agli occhi e non solo, dei suoi ospiti della prima serata.

La schiacciata di topinambur è una crema, una sorta di purè fresco, condita con olio d’oliva itrana e succo di limone alla base del quale ha adagiato i dadolini di spigola, decorata e insaporita con buccia grattuggiata e fettine di lime. Un accostamento originale per gustare un crudo marinaro con un pizzico di esotismo dal tubero. Adatto anche a una preparazione casalinga.

Ma il gradito fuori programma è stato il Tonno Alalonga con cipolla caramellata e menta. L’Alalonga è un tunnide. «È simile al tonno rosso» ha spiegato «ma di dimensioni minori e dalla carne più bianca e meno forte di sapore». Chef Romagnolo lo ha presentato in dadi incoronati da una caramellatura di cipolla (quasi un’ora di cottura a fuoco lento, ndr). Il tocco estroso non è tanto la foglia di menta a custodire l’abbinamento, ma il gel ottenuto dall’emulsione di uno sciroppo di menta da dolci, un goccio d’acqua e un foglio di colla di pesce. «Se la spigola era un po’ vecchia, quest’Alalonga è proprio antica. Avrà addirittura 12 ore!». Si lascia sfuggire crogiolandosi tra i suoi splendidi ingredienti e il suo pubblico allettato e divertito dalla freschezza dello chef e dei suoi pesci.

«La cosa divertente di questi piatti è l’abbinamento. Per l’Alalonga una cipolla nello stile del fegato alla veneziana, e nella spigola il gioco con i contrasti di lime e topinambur». Ha confessato lo chef ponziano consigliando all’assaggio: «Per gustarlo in pieno, dovete mangiare il dado insieme alla cipolla e foglia di menta, e poi il gel».

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