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Cinespresso | April 20, 2024

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La Casa Bianca di nuovo “Sotto assedio”

La Casa Bianca di nuovo “Sotto assedio”
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
6.5
Regia
5.5
Script
5.5

Rating

Ironia di certi personaggi farcita di patriottismo a stelle strisce con praline di frasi a effetto a condire. Tutti ingredienti per non rendere noiose le oltre due ore di questo grosso grasso, muscoloso e armato film d’oltreoceano.

Anno: 2013 Durata: 137’ Distribuzione: Sony Pictures Genere: Azione Nazionalità: Usa Produzione: Columbia Pictures,  Sony Pictures Regia: Roland Emmerich

Nuovo cine-assedio della Casa Bianca da parte di spietati terroristi. Questa volta a dirigere gli scontri è Ronald Emmerich, in uscita con il suo Sotto Assedio

Jamie Foxx non impersonava anche il tassista incredulo costretto a scarrozzare in un tour di omicidi il killer Tom Cruise? Ora fa il Presidente degli Stati Uniti e facendosi salvare dall’indomito Channing Tatum, sua aspirante guardia personale. Sogno professionale realizzato? Chissà. Però le prove per il posto in ballo saranno molte durante le oltre due ore di labirintica caccia all’uomo.

Di mezzo c’è una fin troppo sveglia undicenne, la figlia di Tatum, la brava Joy King, che nel prologo riprende il Presidente per il suo canale YouTube in una micro intervista improvvisata. Ammiccamento di un Foxx simil Obama che guadagna sorrisi, come in fin dei conti molte altre trovate di questo ultimo White House movie del regista di origini tedesche. Ma procediamo per gradi. Il poliziotto candidato a un posto da agente dei Servizi Segreti John Cale, per riconquistarne rispetto dopo un doloroso divorzio, accompagna la figlia Emily, appassionata di politica e costituzione in una visita guidata alla Casa Bianca. Tra una nozione di storia americana e l’altra dirette ai visitatori, un gruppo paramilitare camuffato da squadra inservienti s’impossesserà della residenza presidenziale, facendone esplodere la cupola centrale e prendendo il gruppo come ostaggi.

– Torta?

– Ma che torta? Sono diabetico

È il dolce rifiuto del granitico James Woods, ingaggiato per il ruolo del capo della sicurezza prossimo alla pensione, mentre Maggie Gyllenhaal, un po’ distaccata nella performance, è l’ufficiale che selezionerà Tatum. Poi c’è un vero e proprio ciclone di attore, Jason Clarke – visto ultimamente anche in Lawless, Zero Dark Thirty e Gatsby, sempre in balia di personaggi nervosi e imprevedibili – a capeggiare la squadra di terroristi. Infine ci sono l’hacker di turno, appassionato di musica classica, di modi raffinati e intenzioni deprecabili impersonato da un ironico Jimmi Simpson, e il senatore preoccupato per le sorti del Presidente che ha il volto dell’impeccabile Richard Jenkins.

E il Presidente Foxx? Sarà la spalla saggia e autorevole di Tatum in un tourbillion di scene action. White House Down, il titolo d’origine, è estremamente simile a un videogioco spara e distruggi. Ci sono i buoni e cattivi che cadono a grappoli, inseguimenti e sparatorie in location eleganti tutte da crivellare, come le sale presidenziali. Ci sono armi imponenti, elicotteri che precipitano in preda al lancio di razzi, inseguimenti impossibili tra macchinoni blindati che si bombardano vicendevolmente. E trionfa anche, udite udite, l’ironia di certi personaggi farcita di patriottismo a stelle strisce con praline di frasi a effetto a condire, in un contorno di collegamenti tivù e dibattiti in diretta sulla sorte del mondo libero. Tutti ingredienti per non rendere noiose le oltre due ore di questo grosso grasso, muscoloso e armato film d’oltreoceano.

A parte la Gyllenhaal assorta a guardare nello stesso modo Tatum durante il colloquio, e l’esplosione della Casa Bianca dai finestrini di un’auto, più i molti figuranti sacrificati di una direzione che li rende morti ammazzati non molto credibili, quello di Sotto assedio è un cast circondato da effetti speciali ricchi e una regia molto sobria, forse anche troppo per un film adrenalinico come questo.

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