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Cinespresso | April 25, 2024

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“Molto forte, incredibilmente vicino”, il libro

“Molto forte, incredibilmente vicino”, il libro
Lorenzo Colapietro

La storia di un bambino alle prese con una ricerca impossibile nella New York post 11 settembre.

Oskar Schell ha 9 anni, e il suo biglietto da visita dice che è un inventore, archeologo dilettante, astrofisico dilettante e tante altre cose. Quello che non dice è che Oskar ha perso il padre due anni prima, durante l’attacco alle torri gemelle, da quel giorno la vita di Oskar è cambiata…

Da quel giorno Oskar cerca di trovare una logica alla tragedia che lo ha colpito. Durante una delle sue notti insonni Oskar entra nel guardaroba del padre, rimasto esattamente com’era due anni prima, all’interno il piccolo protagonista trova un vaso azzurro con dentro una piccola busta contenente una chiave e con una scritta che dice “Black”, da questo momento in poi inizierà una ricerca in tutta New York City per capire cosa apra. Non è solo la ricerca di una serratura ma sarà un viaggio interiore per dare una spiegazione alla morte di un padre.

Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer è uno di quei libri che difficilmente vengono dimenticati, lo stesso Oskar Schell, una volta entrato nelle nostre vite, non può più uscirne. Un Piccolo Principe moderno alle prese con una tragedia più grande di lui ma che cerca di affrontare ogni giorno attraverso una ricerca quasi impossibile, ed è forse proprio questo che stilla in noi la Speranza, portandoci a credere che anche lui possa avere una chance. Perché ammettiamolo, Oskar è uno di noi, uno che ha le “scarpe pesanti” e cerca la verità con l’ausilio di una chiave.

La scrittura di Foer non ha eguali, è riuscito a creare, con un mix di immagini e parole, un piccolo capolavoro. Attraverso uno stile scorrevole ma intriso di significato riesce a creare una connessione con il piccolo protagonista, e grazie all’ausilio delle foto a far vedere il mondo con gli occhi di Oskar. Stile che purtroppo viene perso nell’adattamento cinematografico di Stephen Daldry (Billy Elliot, The Reader – A voce alta), uscito nelle sale italiane nel 2012 e candidato a due premi Oscar: miglior film e miglior attore non protagonista (Max Von Sydow).

Molto forte incredibilmente vicino è il viaggio che tutti noi affrontiamo quando perdiamo qualcuno a cui vogliamo bene, non importa se in un bombardamento a Dresda, o una mattina a New York o magari solo perché l’amore che abbiamo provato non bastava più, tutti noi cerchiamo una serratura che ci dia la felicità soprattutto in un giorno come questo. Tutti noi siamo Oskar Schell.

“E come si fa a dire ti voglio bene a una persona a cui vuoi bene?

(…) Ecco il senso di quello che ho sempre cercato di dirti, Oskar.

È Sempre necessario.

Ti voglio bene,

La nonna”

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