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Cinespresso | April 23, 2024

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Into the Wild – Nelle terre selvagge

Into the Wild – Nelle terre selvagge
Redazione
  • On 23 agosto 2013
  • http://www.cinespresso.com

Review Overview

Cast
8
Regia
7.5
Script
7.5

Rating

Un film appassionante e avventuroso che scruta i desideri profondi dell'essere umano e lascia nell'anima un sapore dolce e amaro difficile da dimenticare.

Anno: 2007 Durata: 140′ Distribuzione: BiM Distribuzione Genere: Avventura, Drammatico, Biografico Nazionalità: Usa Produzione: Paramount Vantage, River Road Films, Art Linson Productions Regia: Sean Penn Uscita: 25 Gennaio 2008

“Non esiste nulla di più devastante di un futuro certo”

Nel mondo di oggi dove la ricerca di certezze infuria, Sean Penn ci propone un film controcorrente: un viaggio alla ricerca della libertà estrema, dove il conformismo cancella ogni sua traccia per dar vita all’inclinazione primordiale dell’essere umano: l’avventura.

Il protagonista di quest’opera avvincente è Christopher McCandless, un ragazzo apparentemente come tanti altri, che dopo essersi laureato con il massimo dei voti in scienze sociali all’Università Emory, invece di continuare la sua vita da bravo ragazzo e diventare un altro stereotipo americano della classica famiglia a stelle e strisce, sorprende tutti con un gesto inaspettatamente folle ed esagerato: abbandonare amici e famiglia per allontanarsi dalla società consumista e capitalista in cui vive, per inoltrarsi nelle terre selvagge del Nord ed essere finalmente padrone del suo destino.

Caratterizzato da forti ideali e incoraggiato dal fascino del viaggiatore esteta assetato di libertà e verità, Christopher si ritrova a viaggiare in condizioni precarie e spesso pericolose che lo portano ad una serie di incontri inaspettati e per certi versi provvidenziali, in cui sperimenta il coraggio e la bellezza di ribaltare lo stile di vita abituale per buttarsi a capofitto in un’esistenza non convenzionale.

“Vivere, soltanto vivere, in quel momento in quel luogo. Senza mappe, senza orologio, senza niente. Montagne innevate, fiumi, cieli stellati. Solo io e la natura selvaggia”

Spronato dai suoi ideali a vivere nella povertà estrema, Christopher si sbarazza di tutte le sue cose, arrivando a devolvere tutti i suoi risparmi alla Oxfam, un’organizzazione umanitaria che lotta contro la povertà e l’ingiustizia. Arriva persino a distruggere i suoi documenti, simbolo di un’identità stretta che non gli appartiene più. D’ora in avanti si firmerà Alexander Supertramp, il viaggiatore intenzionato a “distruggere l’ipocrita dentro e concludere vittoriosamente la rivoluzione spirituale per non essere più avvelenato dalla civiltà”.

Amante degli scritti di Henry David Thoreau e affascinato dalle teorie di Jack London, parte per la natura selvaggia dell’Alaska dapprima con la sua vecchia e amata Datsun B210, per continuare poi il suo viaggio a piedi e in autostop, viaggiando tra America e Messico del Nord.

“Quando arrivi a essere ciò che sei, sei tutto. Mai guardarsi alle spalle; ogni sbaglio sarà un sassolino che ti indicherà una nuova strada. La vita, in qualunque modo essa sia, vale la pena di essere vissuta”

Tratto da una storia vera, “Into the Wild – Nelle terre selvagge” è un film che interpella e inquieta quella felicità apparente che si maschera sotto le vesti di un materialismo estremo e sempre più incalzante. Forse ha davvero ragione Christopher quando decide di camminare da solo sulla terra per perdersi, nella natura selvaggia. Non è forse perdendosi che si ritrova se stessi e si arriva ad essere veramente ciò che si è?

 Chiara Aletti

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