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Cinespresso | March 19, 2024

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RED 2: una vita ‘tranquilla’

RED 2: una vita ‘tranquilla’
Ireneo Alessi

Review Overview

Cast
8.5
Regia
7
Script
6.5

Rating

Azione e comicità uniti ad un cast stellare fanno di Red 2 un film per ogni palato. Un prodotto piacevolmente fresco e dinamico. Missione compiuta.

Anno: 2013 Durata: 116’ Distribuzione: Universal Pictures Genere: Azione, Commedia Nazionalità: Usa Produzione: DC Comics, Di Bonaventura Pictures, Summit Entertainment Regia: Dean Parisot

Bruce Willis torna nei panni di Frank Moses, l’agente segreto in pensione protagonista di RED, insieme ad un cast stellare alle prese con un’operazione in grado di minare l’equilibrio mondiale.

Arriva nelle sale la nuova pellicola tratta dall’omonima graphic novel di Warren Ellis e Cully Hammer, diretta stavolta da Dean Parisot, un mix pericoloso di azione e ironia sin dal primo minuto.

In fase d’avvio ritroviamo un Frank Moses in modalità “perfetta casalinga” nel vano tentativo di godersi la meritata pensione. Ormai sono mesi che non commette omicidi. Ma è solo la quiete prima della tempesta.

A far precipitare la situazione sono le scottanti rivelazioni del suo vecchio amico Marvin, un irresistibile John Malkovich, a proposito della cosiddetta operazione “Notte Fonda”, uno scheletro nell’armadio risalente all’epoca della Guerra Fredda che li vede inconsapevolmente coinvolti in una missione, in giro per mondo, alla ricerca di un innovativo dispositivo nucleare misteriosamente scomparso, ma che è in grado di modificare l’equilibrio del potere internazionale. In pratica, le intelligence di tutto il mondo sono nuovamente sulle loro tracce e Frank non potrà fare a meno di coinvolgere la fidanzata Sarah (Mary-Louise Parker).

“La struttura è quella di un film d’azione, ma i personaggi sono comici perché non riescono a risolvere tutti quei problemi assurdi che accadono loro durante le azioni di estrema violenza”. (Dean Parisot)

Per l’ex agente speciale della CIA sarà il momento di riunire la sua improbabile squadra e fare fronte a un esercito di assassini implacabili, terroristi e irriducibili ufficiali governativi desiderosi di mettere le mani sull’avveniristico ordigno, incluso il killer di professione Han (Byung Hun Lee), assoldato per l’occasione. Una missione “vecchia scuola” che li catapulterà tra Parigi, Londra e Mosca, dove incontreranno Katja (Catherine Zeta-Jones), una vecchia fiamma di Frank, e che li porterà dritti da Edward Bailey (interpretato da Anthony Hopkins), uno scienziato pazzo rinchiuso da anni in manicomio, l’unico che potrebbe risollevare le sorti del mondo.

Per tenere alta la vivacità della trama, i realizzatori si sono concentrati in primo luogo sull’azione (memorabile la scena con le “Pringles” all’interno dell’archivio dell’ARPA) e sulla comicità spostando inevitabilmente all’estremo l’asse del film rispetto al primo capitolo. Anche se in mezzo a scenari internazionali ed una valanga d’azione, come l’inseguimento lungo le strade di Parigi, il cuore del film rimane la relazione d’amore tra Frank e Sarah, sempre più sopra le righe, con tutto ciò che ne consegue.

I due si rifanno alla commedia degli anni ’30, in particolare alla coppia Tracy-Hepburn. Una resa attoriale evidente soprattutto in lingua originale, ma questo è un discorso che si estende al resto del cast. Ottima anche la Zeta-Jones nei panni della femme fatale sovietica specialista del doppio gioco, arricchita di un pizzico di eccentricità e dunque lontana dal modello dei vari James Bond. Per non parlare di Helen Mirren e dello stesso Hopkins in grado di sfoggiare tutta la loro classe. Senza dimenticare Lee, il killer sudcoreano con un debole per il pacifismo.

Nell’intrigo viene meno un po’ di fluidità, ma il risultato è ben orchestrato. Una spy-story brillante ed efficace dove anche le scene più prevedibili sono godibili e non penalizzano minimamente la pellicola. Per il sequel del fortunato Red di Robert Schwentke (2011) il regista si avvale degli stessi sceneggiatori, Erich e Jon Hoeber. Nonostante sia poco noto sul grande schermo, Parisot (Dick e Jane – Operazione furto) riesce a sfornare un prodotto piacevolmente fresco e dinamico capace di intrattenere il pubblico per quasi due ore facendo un po’ il verso a Mission: Impossible.

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