Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | April 19, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Open Grave: sei personaggi in cerca d’identità

Open Grave: sei personaggi in cerca d’identità
Ireneo Alessi

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6
Script
5.5

Rating

Un’opera indipendente con una storia avvincente, a metà tra Buried – Sepolto e Memento, capace di attrarre e disorientare lo spettatore sebbene il risultato sia poco incisivo e dal ritmo claudicante.

Anno: 2013 Durata: 102’ Distribuzione: Eagle Pictures Genere: ThrillerHorror Nazionalità: Usa Produzione: Atlas Independent Regia: Gonzalo López-Gallego

È l’oblio, il grande motore immobile alla base di Open Grave, un thriller-horror improntato sulla suspense, diretto dal visionario regista Gonzalo López-Gallego e prodotto dalla Atlas Indipendent.

Risvegliatosi in quella che sembra essere a tutti gli effetti, una fossa a cielo aperto, tra cadaveri in decomposizione, intemperie e un’amnesia iperbolica che lo priva persino del proprio nome, Jonah, grazie all’aiuto di una figura femminile, riesce a trovare rifugio in una baita al cui interno si trovano cinque sconosciuti che, proprio come lui, non hanno idea di dove si trovino e soprattutto il perché. Tutt’intorno, un ambiente desolato che nasconde segreti e morte.

“Sento che potrei aver fatto cose di cui non andavo fiero. Che potrebbe non piacermi l’uomo che ero…”

Tra vuoti di memoria, paure e diffidenza reciproca inizia per loro una lotta contro il tempo e lo spazio. Un’odissea in cui il pericolo maggiore sarà affrontare prima di tutto se stessi e i propri demoni mentre sul calendario incombe inesorabile una data: il 18. La soluzione sta nelle loro identità che lentamente cominceranno a riaffiorare portando a galla molti altri aspetti. Proprio come in un videogame, tra chiavi e indizi vari, i sei protagonisti dovranno decifrare l’enigma attraverso le proprie abilità per giungere a conclusioni differenti di una medesima verità.

“Un uomo con molte chiavi ha molte cose da nascondere”.

A dirigere questo thriller psicologico dalle tinte horror, interamente girato su pellicola, è Gonzalo López-Gallego affiancato dal fidato direttore della fotografia, José David Montero (Apollo 18, El Rey de la Montana). La sceneggiatura è opera dei fratelli Eddie e Chris Borey. Nelle vesti di produttori troviamo, invece, William Green e Aaron L. Ginsburg con Michael B. Wunderman. Le musiche di Juan Navazo contribuiscono infine a dare al tutto una coltre di fascino ossessivo.

Il film, girato in Ungheria, vanta oltre agli ottimi scenari naturali, la presenza nel cast di Sharlto Copley, noto per il suo ruolo nel fantascientifico District 9 e per l’imminente Elysium dello stesso Neill Blomkamp, dove darà del filo da torcere a Matt Damon.

Nel giudizio, senz’altro sufficiente, va considerato che si tratta di un’opera indipendente dal conseguente budget contenuto che presenta però uno script sbilanciato e visivamente reiterato. Gonzalo, che ne ha curato anche il montaggio, dimostra di saper costruire, nonostante tutto, un racconto avvincente capace di attrarre e disorientare continuamente lo spettatore sebbene il risultato, dal ritmo claudicante, poteva essere ben più acuto, intriso di follia e splatter. La magia del film finisce quando il puzzle, ormai delineato, non è più in grado di dare spazio ad altre emozioni. A metà tra Buried – Sepolto e Memento.

Submit a Comment