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Cinespresso | April 25, 2024

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Laboratori del Gusto a Cala Lenta: Affumicati e Whisky

Laboratori del Gusto a Cala Lenta: Affumicati e Whisky
Francesco Di Brigida

Si sono svolti gli immancabili Laboratori del Gusto all’interno della manifestazione abruzzese organizzata da Slow Food. Cinespresso ha partecipato a quello intitolato Pesci affumicati e Whisky

È un borgo accogliente quello di San Vito Chietino. Un paesino disteso in cima a una collina, con una vista panoramica che mostra tra le sue coste gli antichi trabocchi in legno come cordoni ombelicali di una terra indissolubilmente legata al mare. Tra i viottoli illuminati da lampioni in ferro battuto dalla luce gialli, si dirama l’esposizione dei produttori Slow Food del territorio, in un turbinio di odori e colori che indirizzano verso il Laboratorio del Gusto.

Una sala organizzata in uno stand che ha ospitato gli interventi di diversi chef, gastronomi e sommelier E per l’ultima serata di Cala Lenta è stata la volta dello chef Ermanno Di Paolo e del gustosofo, come ama definirsi, Michele Di Carlo. Il primo ha presentato cinque varietà di pesci crudi e fumè, da accostare con i 4 scotch whisky raccontati in gusto e olfatto dal secondo.

La degustazione di Di Paolo, docente nell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria – una scuola che ha formato diversi chef internazionali, e scuola di cucina tra le più importanti d’Italia – ci ha introdotto le tecniche di affumicatura e le condizioni necessarie per eseguirle al meglio: dai tre giorni di affumicatura ai legni usati, fino al metodo del ghiaccio nel forno sotto i 40 gradi per non cuocere il pesce. Con una pacatezza e una passione per il suo lavoro e per  buono che sono stati tra i migliori testimonial per la mission culturale di Cala Lenta, ha accompagnato il gruppo degli iscritti lungo questa via del gusto portandoci alla sua proposta dei pesci per la serata: un merluzzo, unica cruditè non affumicata, con mandorla per un piacevole effetto crunch e una salsa d’arancia; uno spada marinato allo zafferano;  del tonno rosso al timo cedrino; un tonno alletterato; e per finire un gambero agli agrumi.

Il bello però è arrivato, o meglio si è completato, quando a prendere la parola è stato Di Carlo. Un gastronomo esperto in distillati, birre e rum. E uno dei più quotati intenditori di whisky in Italia. Consulente per diversi grandi produttori di soft drinks, e food&beverage, e collaboratore di Slow Food dalla comunicativa coinvolgente, ci ha regalato i rudimenti tecnici per degustare un liquido, e in questo caso il whisky, con una tecnica basata su un uso quasi scientifico di gusto e olfatto utilizzando la lingua come organo intelligente alla ricerca della verità del buono. Dopo una degustazione “alla cieca” che si è fusa con gli affumicati tagliati da Ermanno Di Paolo e i suoi cuochi, con un po’ si suspance ma dall’happy-ending, Di Carlo ci ha svelato le quattro bottiglie.

Rivelarne le etichette non è importante quanto sottolinearne la corposità e gli scenari sensoriali rivelati da un Laboratorio del Gusto. Valore di un’esperienza che consigliamo vivamente non sta solo nel piacere di coccolarsi le papille gustative o nella parte ludica, all’ascolto di un grande maestro di cucina e un incredibile affabulatore del gusto sempre in movimento per portare la propria conoscenza a un costantemente crescente numero di appassionati. Ma per scoprire l’importanza della qualità che molte volte, silenziosa si cela vicino casa, nel territorio che abitiamo o dal quale passiamo soltanto per le vacanze. Insospettabili quanto sorprendenti fonti di eccellenza ed ethos.

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