A due passi da Sant’Eustachio e a tre dal Pantheon, lo storico Palazzo Lante della famiglia Aldobrandini, al civico 85 di via Monterone, accoglie sotto le volte affrescate delle sue sale un insolito ristorante di cuisine franςaise autentica o rivisitata.

Varcata la soglia, tra note soffuse di musica classica che s’inseguono tacite sui tavoli damascati di giallo e di blu, il garbo di singolari cameriere provenienti da angoli diversi del mondo sembra dire che non si è in un posto qualsiasi. Quando, ad un punto preciso della cena, nel chiacchiericcio sommesso dei commensali, si è come rapiti da una liturgia in cui le stesse cameriere, avvolte nelle loro vesti tradizionali, disegnano una danza e si profondono in un canto di pochi istanti, la sensazione iniziale diventa certezza.

La degustazione dei piatti, frutto di una preparazione attenta e accurata, ripaga i meno compiaciuti di un tale, seppur discreto, rituale.

Delicata la Velouté de poireaux à la crème d’orange (porri, patate, buccia di arancia, Cointreau), di vario genere le entrées chaude (gustosa la Crêpe à la Parisienne: crèpe ripiena di prosciutto cotto al gratin). Ogni giorno della settimana, inoltre, prevede un piatto internazionale: il sabato, ad esempio, è la volta di Gambas au parfum du Sud – Courgettes & Riz (zenzero, panna, aglio, – zucchine e riso). Sono presenti, in aggiunta, menù light e menu express a prezzi modici (rispettivamente 14 e 18 euro). Variegata la scelta dei formaggi e assortita quella dei desserts.

Carta dei vini non molto ampia ma completa, molte delle etichette sono, naturalmente, francesi (Beaujolais, Bordeaux).

Il sorriso che accompagna le portate e lo sguardo attento di chi serve nella quiete composta delle sale gremite esaltano l’atmosfera rarefatta dell’Eau Vive, un angolo appartato e ‘divino’ nel cuore della città. Sito web: www.restaurant-eauvive.it/it