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Cinespresso | April 19, 2024

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“Abitudini e Follie”, il meglio di via Pavia

“Abitudini e Follie”, il meglio di via Pavia
Alina Laura De Luca

Review Overview

Atmosfera
7.5
Cucina
7
Prezzo
7

Rating

Un'ottima alternativa per chi ama le abitudini miste a un tocco di sana 'follia'.

A metà tra il bistrot parigino, l’aperi-cena milanese e la cucina fusion Abitudini e follie è il locale di nuova generazione nato sulle vestigia dello storico bar “Pavia”, nei pressi di piazza Bologna, inaugurato quarant’anni orsono dalla famiglia Di Paoli.

Dalle ampie vetrate traspare già l’atmosfera calda e accogliente dell’interno: arredamento minimal con bancone dei salumi e formaggi a vista e una cantina in mostra lungo la parete per un locale a 360 gradi capace di soddisfare con il suo assortimento di cibi, sempre di qualità, ogni tipo d’esigenza: dalla colazione al mattino, alla tavola calda a pranzo, dall’aperitivo nel pomeriggio al ristorante di sera.

La cena, in particolare, è un’esperienza culinaria frutto di un connubio riuscitissimo che concentra tecniche e sapori poco presenti in Italia con il gusto tipico della tradizione culinaria romana: tonno marinato alla Sprite con cipolla di Tropea e polpo glassato con guaca mole ne sono un esempio, tra gli antipasti. Tra i primi piatti sorprendono il palato, e lo deliziano nel riuscito equilibrio dei sapori, un’inaudita cacio e pepe alla vaniglia, la gricia alle pere, le tagliatelle caserecce con ragù d’anatra e cioccolato Venchi. A seguire, per gli insaziabili, il filetto di tonno con gazpacho di fragole e puntarelle alla romana o il guanciolo di vitella al marsala con tortino di patate.

In alternativa, per gli amanti della pizza c’è la Pinsa Romana, un impasto derivato da una lunga lavorazione (48 ore) e dall’utilizzo di farine di frumento, soia e riso altamente selezionate, privo di grassi animali e a basso contenuto calorico per l’elevata presenza d’acqua rispetto alle lavorazioni classiche comunemente utilizzate.

Assortiti i dolci, generalmente diversi di giorno in giorno e ben fornita la carta dei vini, disponibili anche alla mescita. Buono il compromesso qualità-prezzo.

Per chi ama le abitudini sarebbe una follia non andare: il menu estivo dello chef Paolo D’Orazio riserva sorprese che potreste scoprire voi per primi.


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