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Cinespresso | April 20, 2024

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L’Uomo d’Acciaio: il cast e gli effetti speciali 1/2

L’Uomo d’Acciaio: il cast e gli effetti speciali 1/2
Francesco Di Brigida

Zack Snyder: «Un cast fantastico. Era importantissimo per tutti noi essere sicuri che tutti rispondessero alla necessità della storia, ma che incarnassero quei personaggi così conosciuti e amati da legioni di fan in tutto il mondo»

Nel nuovissimo Superman prodotto da Christopher Nolan, Clark è un ragazzo che è cresciuto imparando a non reagire mai in modo violento o aggressivo, e soprattutto a tenere segreti i suoi poteri straordinari. Il nascondere la propria vera natura ha permesso al regista di dipingere il personaggio come una persona molto sola. A tal proposito Henry Cavill, l’attore che ne veste i panni,  ha affermato: «Il dolore di essere un giovane uomo diverso dagli altri e il non poter dividere con nessuno questa pena fanno aumentare in lui il senso di isolamento, amplificato dal fatto che si sente incapace di modificare la situazione. Anche se in realtà possiede tutti i poteri del mondo».

Snyder è stato molto soddisfatto del lavoro interpretativo di Cavill sul suo personaggio, con tutte le contraddizioni che l’attore inglese ha fatto emergere attraverso una tensione tra sguardo e corpo non indifferente. Ha commentato: «Henry ha fatto un lavoro incredibile nell’esprimere i conflitti del suo ruolo. Clark è superiore fisicamente ma non può mostrarlo. Ha una vista a raggi X, ma deve imparare a regolarla, e anche se non viene capito dalla razza umana, riesce sempre a vedere il lato buono delle persone. Rimanendo sempre pronto ad aiutare».

«Mi sono immerso nei fumetti. È stata questa la base di partenza per il mio personaggio, che è molto più complesso di quanto la gente pensi», ha spiegato Cavill riguardo al suo lavoro sul kryptoniano. «Ovviamente ha un codice morale, ma vive diversi conflitti. Nella storia delle sue origini che noi raccontiamo, scopre il suo passato insieme agli spettatori, così, quando deve decidere se lottare per la Terra o per Krypton, insomma… non è proprio una decisione facile da prendere».

Chi lo accompagna a un’educazione terrestre e di basso profilo è Jonathan Kent. È un uomo di campagna, semplice e di sani principi. Un personaggio tratteggiato splendidamente da David S. Goyer. Poche battute estremamente incisive e una presenza nella formazione del protagonista fondamentale. Kevin Costner, forte e gentile nell’impersonarlo ne ha parlato così:  «Un padre deve insegnare e proteggere. Il mio personaggio dice a Clark che lui è un miracolo, la prova che non siamo soli nell’universo. È un peso enorme da sostenere, ma Jonathan è convinto che suo figlio sia sulla Terra per un motivo, e come gli dice, arriverà il giorno in cui dovrà decidere se sentirsi orgoglioso di fronte alla razza umana, oppure no».

Insieme a Costner, il ruolo genitoriale terrestre viene sostenuto da un’attrice che offre al suo character la dolcezza e il rifugio rappresentati da una madre. Diane Lane è Martha Kent, e sulla sua presenza in questo reboot contribuisce non poco al restyling emozionale di Kal-El. «Ricordo che quando ero piccola spezzavo tutte le matite colorate per convincere mia madre a fare quello che volevo. Immagino che se avessi avuto la forza di buttare giù la casa, probabilmente lo avrei fatto. A quel punto pensi che forse c’è un altro modo per gestire i sentimenti». Ha confessato l’attrice newyorkese, continuando: «Martha trova il modo di aiutare il figlioletto a calmarsi quando le difficoltà sono troppe, proteggendolo dagli estranei senza vergognarsi dei suoi poteri. Sa che lui avrà bisogno di una grande forza interiore, oltre a quella fisica, per salvare il mondo».

Dei due attori/genitori terrestri dell’Uomo d’Acciaio ha parlato anche la produttrice, e moglie di Zack, Deborah Snyder: «Diane e Kevin sono i perfetti genitori americani. Sono stati davvero generosi con i giovani attori che hanno interpretato Clark, e hanno regalato tanta emozione alle scene con Henry. È stato davvero commovente».

Emy Adams, con la sua Lois Lane è una giornalista d’assalto che fiuta la storia straordinaria, ma sceglie di nascondere l’identità di Clark diventandone alleata. «Lois riconosce che non c’è un’unica verità, ma c’è una verità da prospettive diverse» ha ammesso l’attrice. «Lois ha perso la fiducia nell’onestà. Vedere e sentire che le intenzioni di Clark sono pure le dà forza, è una storia di rinascita per lei. È molto interessante che sia una persona venuta da un altro mondo a renderla più umana».

In questo ricco cast figura anche Laurence Fishburne, che da fan del genere supereroistico che è riuscito ad ottenere la parte di Perry King, il direttore del Daily Planet burbero e deciso, ma dal lato umano, e molto fiducioso con la sua giornalista di punta Lois Lane. Sul lavoro con il regista, Fishburne ha affermato: «Anche le persone normali hanno bisogno di sentirsi come Superman qualche volta. Con la moglie, con i bambini, con i colleghi di lavoro o con gli amici. Ci sono dei momenti in cui abbiamo bisogno che qualcuno ci dica che siamo straordinari, capaci di cose incredibili. Mi piace il modo in cui gli sceneggiatori hanno strutturato questa storia perché suggerisce che siamo speciali, che possiamo fare grandi cose, e che non sono importanti i superpoteri, ma le scelte che compiamo».

Parlando del villain che combatterà contro Kal-El, lo sceneggiatore Goyer ha affermato: «Qualcuno una volta ha detto che nessun cattivo pensa a se stesso come un cattivo, anzi è sempre l’eroe della sua storia. E Zod è convinto di essere una nobile figura».

A ricoprirne il ruolo è un roccioso Michel Shannon. Il suo Generale Zod arriva sulla Terra con lo scopo di impiantarci la nuova civiltà kryptoniana, facendo piazza pulita di ogni forma di vita terrestre. La scusa sarà quella di catturare Kal-El, figlio del suo nemico Jor, e unico possibile ostacolo a questo piano. «Bisogna fare un confronto, e vale sicuramente la pena di chiedersi se la Terra fosse nella stessa situazione di Krypton all’inizio del film, cosa potremmo fare? Sicuramente ci sarebbe più di una soluzione, più di una scelta. Da quale parte schierarsi?» È la riflessione di Shannon, che ha poi continuato: «Zod a suo modo ha scelto una posizione, forse non più forzata di quella di Jor-El. Solo diversa».

Nella Parte 2 i particolari sulla lavorazione del film e sugli effetti speciali

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