Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | April 16, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

“Tulpa”, un giallo all’italiana firmato Zampaglione

“Tulpa”, un giallo all’italiana firmato Zampaglione
Ireneo Alessi

Review Overview

Cast
7
Regia
6.5
Script
6

Rating

Zampaglione attinge alla tradizione dell'horror all’italiana, ma con occhio moderno per narrare la sua idea di cinema.

Anno: 2012 Durata: 82’ Distribuzione: Bolero Film Genere: Horror Nazionalità: Italia Produzione: Italian Dreams Factory Regia: Federico Zampaglione

Il nuovo film di Federico Zampaglione, l’ex dei Tiromancino, presentato in anteprima al Fantafestival, con Michele Placido, Claudia Gerini e Michela Cescon. Dal 20 giugno in sala.

Approda nelle sale italiane Tulpa – Perdizioni mortali, il nuovo film di Federico Zampaglione, alla sua terza incursione dietro la macchina da presa. Dopo Nero bifamiliare e Shadow, il regista romano torna con una pellicola efferata, dal ritmo incalzante che rende omaggio al giallo all’italiana degli anni ’70, una ‘giostra’ di sensualità, esoterismo e omicidi tutti riconducibili alla protagonista, Lisa, un’inedita Claudia Gerini.

Ambientato in una Roma asettica, tra le geometrie dell’EUR, Tulpa racconta la storia di Lisa Boeri, manager apparentemente realizzata la cui totale dedizione alla professione l’ha resa una donna sola, senza alcun legame importante. Un vuoto affettivo che è capace di affogare soltanto frequentando il Tulpa, un club privato gestito da un ermetico guru tibetano, Kiran (Nuot Arquint), dove i soci possono incontrarsi e dare sfogo ai propri istinti e alle proprie fantasie. Ma il “tulpa” rappresenta anche il lato oscuro di ogni individuo, un’entità incorporea nata da un processo meditativo che può dar vita a demoni in carne ed ossa, creature sfuggite alla volontà del loro creatore…

Qui la sexy e audace Lisa avrà degli incontri occasionali con diversi partner. Fino a quando i suoi amanti inizieranno a morire uno dopo l’altro, tra terribili supplizi. Nell’impossibilità di rivolgersi alla polizia, per non rischiare di compromettere la carriera, Lisa decide di indagare da sola. Ad attenderla saranno però conseguenze da incubo. Un universo sotterraneo attorno al quale ruoteranno le sorti dei personaggi che popolano questa Roma oscura, perfetto palcoscenico per il misterioso vendicatore.

Zampaglione evoca le atmosfere spaghetti thriller dei ’70 e dei primi anni ’80 narrando con ipnotico erotismo e ferocia omicida la sua idea di cinema, o meglio di giallo. Con la mente ai primi “Dario Argento” e lo sguardo al più recente Matrix, con il doppio cocktail che ricorda tanto le pillole rosso-blu di Morpheus, altra metafora del sogno, per rimanere sul piano onirico. Fino alla pratica dello shibari, nota anche alla cronaca, dimostrando una cura per i dettagli sempre in crescita. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, neofiti e cultori del genere. E per gli amanti della cucina non mancano neanche ‘quattro salti in padella’ serviti rigorosamente caldi. Anche se a un primo tempo ben riuscito si accosta una seconda parte poco incisiva e fin troppo reiterata con un sorprendente finale lampo che avrebbe potuto regalare molte emozioni. Ad ogni modo, per il 45enne di Roma rimane una prova di stile, un saggio di fine anno superato egregiamente ma al quale deve fare seguito una vera sfida.

Presentata al Frightfest di Londra e ad alcune delle più prestigiose vetrine internazionali, come il Sitges, il San Sebastian, il Fantasporto e il Noir in Festival di Courmayeur, la pellicola è stata in ultimo premiata al Fantafestival 2013.

Submit a Comment