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Cinespresso | April 25, 2024

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Una favola parigina per la regista del Gusto degli altri

Una favola parigina per la regista del Gusto degli altri
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6.5
Script
6.5

Rating

Una commedia leggera e positiva da guardare sereni dopo un aperitivo o prima di una buona cena

Anno: 2013 Durata: 112’ Distribuzione: Lucky Red Genere: Commedia Nazionalità: Francia Produzione: Les Films A4, France 2 Cinéma, Memento Films Production Regia: Agnès Jaoui

Quando meno te lo aspetti è il nuovo film di Agnès Jaoui, anche sceneggiatrice e protagonista insieme al marito  Jean-Pierre Bacri

Cosa succede quando la realtà sembra assomigliare a una fiaba? O a tante fiabe? È più o meno quello che succede in Quando meno te lo aspetti. L’autrice de Il gusto degli altri e Così fan tutti torna con un’opera corale sui sentimenti e le causalità che li avvolgono e determinano. Laura (Agathe Bonitzer) è una ventiquattrenne sognante che crede con difficoltà nell’amore, non avendolo ancora trovato. A un ballo in stile Cenerentola incontrerà Sandro (Arthur Dupont), un giovane compositore onesto e un po’ impacciato che avrà a che fare con il suo successo dietro l’angolo. Mentre il padre del musicista, interpretato da Bacri, piomba nel ricordo di una veggente che quaranta anni prima gli avrebbe predetto la ormai vicina data della sua morte.

In una Parigi sobria e contemporanea si aggirano fatine, mastri ciliegia, principesse vere e presunte, lupi e principi, re/capitani d’industria e regine del botox. Tutto semplicemente utilizzando piccoli elementi a collegare la verosimiglianza con la favola. Che siano allora mele, scarpe o strade perdute, abiti neri o vermigli cappuccetti, il rebus su grande schermo della Jaoui mantiene un bel mix di equilibrio tra realtà e citazioni favolistiche e coerenza visiva nel mescolare una metropoli essenziale e umana con le sue storie di persone che vincono e perdono al gioco della vita, semplicemente come succede a chiunque.

Come ogni fiaba arriverà il lupo cattivo, di cui non sveleremo l’identità. Ma il suo ingresso tingerà di scuro non solo gli abiti dei personaggi con i quali avrà a che fare, ma anche le loro scelte. Da qui in poi tutto diventerà imprevedibile e in un certo senso sorprendente.

La punteggiatura di questo film è lasciata alla delicatezza di alcune inquadrature di raccordo che simulano il nascondersi dello sguardo della macchina da presa tra le fronde e gli arbusti delle strade francesi, e le piccole scene sulla preparazione dello spettacolo di fine anno dei bambini di una scuola materna a base di favole, e baci sperati tra principi e principesse.

A proposito del finale del suo film la Jaoui ha detto: «La vita è come una favola, ma non importa! L’idealismo si avvicina troppo al populismo. Siamo tutti sullo stesso piano perchè in effetti nessuno può evitare che nella vita accadano anche cose brutte e fare in modo che tutto fili sempre liscio».

Madrina, fata e nonna alla Cappuccetto Rosso sarà la candida Marianne, interpretata proprio dalla regista. Au bout du conte, il titolo originale della pellicola, è una commedia leggera e positiva da guardare sereni dopo un aperitivo o prima di una buona cena.

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