Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Cinespresso | April 18, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Anche i supereroi si mettono a “dieta”

Ilaria Di Gennaro

La preparazione fisica di un attore per un film non è cosa da poco, e Hugh Jackman lo sa bene.

L’attore canadese intervistato dal magazine Entertainment Weekly ha parlato della dieta seguita per le riprese di Wolverine – L’immortale, l’ultimo cinecomic legato alla saga degli X-Men che uscirà nelle sale italiane il 26 luglio prossimo.

Darren Aronofsky, il primo regista assunto per il film che nel 2011 abbandonò il progetto, voleva avere il Wolverine più possente di sempre, e così chiese a Hugh Jackman di aumentare la propria massa muscolare di 11kg.

Jackman ha rivelato che per potersi calare nuovamente nella parte del supereroe ha dovuto seguire una dieta molto particolare: «È più di quanto avessi mai fatto per questo ruolo. Non è facile per me, perché di natura sono abbastanza magro e alto. Così ho chiamato Dwayne “The Rock” Johnson, che per il suo ultimo film ha dovuto aumentare la propria massa tanto quanto dovrò fare io. Gli ho telefonato e mi ha risposto: sei mesi, quasi mezzo chilo a settimana, 6000 calorie al giorno che corrispondono a una grande quantità di pollo, bistecca e riso».

E aggiunge: «Mangio tantissimo cibo. Mi piace tutto quello che ho mangiato, anche se è un po’ insipido. Come il petto di pollo, ma al vapore e senza sale. O gli spinaci al vapore».

Questa alimentazione è stata ribattezzata “Dieta Wolverine”.

«In pratica mangio tutto nel giro di 8 ore. Per 16 ore digiuno, non mangio. Fra le 10 di mattina e le 6 di sera, assumo 5mila calorie». Continua dicendo di essere arrivato a parlare da solo, ripetendosi: «Un altro boccone, forza, ce la puoi fare. Manca mezzo petto di pollo. Mancano solo due pasti!».

Una dieta ferrea che forse non sarà più necessaria: secondo EW, infatti, nel prossimo capitolo dedicato al supereroe Hugh Jackman potrebbe essere sostituito. Una notizia che è stata in parte già smentita dal produttore Hutch Parker, che ha definito “blasfema l’idea di passare gli artigli ad un nuovo attore”.

La fisicità che il nuovo regista James Mangold voleva è ciò che allenatore di Hugh chiama ‘venature’, cioè  l’effetto vene sporgenti. Una sorta di crudezza fisica e un risultato quasi animalesco che Jackman ha raggiunto lavorando anche sull’alimentazione. Non è quindi un risultato ottenuto con Photoshop!

Submit a Comment