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Cinespresso | April 25, 2024

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“Epic”, il mondo segreto

“Epic”, il mondo segreto
Ireneo Alessi

Review Overview

Cast
6.5
Regia
7
Script
6

Rating

Una fiaba di umorismo, divertimento e romanticismo adatta a un giovane pubblico.

Anno: 2013 Durata: 104′ Distributore: 20th Century Fox Genere: Animazione Nazionalità: USA Produzione: Blue Sky Studios Regia: Chris Wedge 

 

Dopo aver dato vita alla saga de “L’era glaciale”, ritorna il regista Chris Wedge insieme al team dei Blue Sky Studios con una nuova ed affascinante avventura all’insegna del realismo.

Arriva nelle sale la favola ecologica dei Blue Sky Studios che narra l’eterna lotta tra le forze del bene che mantengono in vita la natura e le forze del male intenzionate a distruggerla. Mary Katherine, detta ‘MK’, è una giovane ragazza impegnata a riallacciare i rapporti con il padre, un ricercatore che da anni vive in una casa ormai malconcia accanto alla foresta dove lavora alacremente. La sua missione: provare l’esistenza di una mini-civiltà, apparentemente invisibile agli occhi umani perché, di fatto, più veloce. Ma senza prove è difficile da credere persino per la figlia ritrovata…

Erroneamente catapultata in questa magica foresta, MK dovrà unirsi al gruppo di bizzarri personaggi per cercare di salvare il loro mondo. Come le foglie, però, appartengono al proprio albero, ogni cosa in natura è collegata e le conseguenze rischiano di ricadere sull’intero pianeta. Sarà compito della fanciulla custodire il baccello magico, ultimo baluardo di salvezza, fino al suo schiudersi.

 “Molte foglie, un solo albero”, un richiamo all’unità che ricorda i principi della fede bahá’í.

Il film, che ricorda “Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi” di Joe Johnston del 1989, ha degli elementi in comune anche con la saga di “Arthur” del francese Luc Besson. Non mancano, poi, citazioni al capolavoro di James Cameron, “Avatar”, soprattutto nei combattimenti acrobatici a bordo di colibrì e sugli alberi.

Il cibo, in un film d’animazione come questo, è praticamente una chimera. Per il “professor Bomba”, c’è giusto il tempo di uno spuntino frugale, o meglio di un sandwich en passant. Nulla a che vedere, però, con il sandwich alla David Carradine in “Kill Bill vol. 2”, tantomeno per il relativo discorso sulla vita e la morte. Considerato il target esiguo della pellicola, è più che comprensibile. Infatti, non si è davanti a un prodotto trasversalmente fruibile da tutti con somma soddisfazione.

A trovare spazio nel film è piuttosto la chiamata alla responsabilità dei suoi giovani protagonisti, l’incomunicabilità generazionale e la risolutezza del padre nel perseguire le proprie intuizioni di una vita. Per il resto è una storia di formazione che ripercorre alcuni cliché, anche se in modo prevedibile.

Il risultato dal punto di vista visivo è splendido, una danza di colori, merito di un elevato livello d’animazione e di un 3D coinvolgente. La presenza di “Mub e Grub”, le due lumache animate da Lillo e Greg, è uno degli elementi di volta del film. Atipica anche la scelta della Cucinotta che dà una caratterizzazione alla regina Tara quasi ‘mediterranea’. La vera protagonista rimane la natura, vivida come non mai. Tra le voci originali, alcune star quali: Amanda Seyfried, nei panni di Mary MK, Colin Farrell (Ronin), Josh Hutcherson (Nod), Christoph Waltz, nella veste del perfido Mandrake, Steven Tyler (Nim), mentre la cantante Beyoncé Knowles, all’esordio nel cinema d’animazione, interpreta la Regina Tara oltre ad essere l’autrice della track “Rise Up” utilizzata nei titoli di coda. Il resto delle musiche è stato affidato a Danny Elfman.

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