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Cinespresso | April 24, 2024

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Iron Man 3, i biscotti della fortuna e “il diavolo in bottiglia”

Iron Man 3, i biscotti della fortuna e “il diavolo in bottiglia”
Francesco Di Brigida

Review Overview

Cast
6.5
Regia
6
Script
6

Rating

Ottimo film per una spensierata serata al pop-corn e Coca-cola.

Anno: 2013 Durata: 130′ Distributore: Walt Disney Pictures Italia Genere: Azione, Avventura Nazionalità: USA Produzione: DW Films, Marvel Studios Regia: Shane Black

Torna di nuovo Tony Stark, ma questa volta dovrà vedersela con il cruento Mandarino interpretato da Ben Kinsley, e con uno strano male

Siamo alla chiusura della prima trilogia e le armature dell’intrepido geniale filantropo supereroe non sembrano bastare più al loro tormentato creatore. Dopo le battaglie newyorkesi insieme agli Avengers, Stark sembra aver perso in parte il suo sprezzo del pericolo. Bastano poche parole sbagliate con lui per farlo piombare in situazioni di imbarazzante panico.

La sua casa viene demolita dagli elicotteri di un nuovo supercattivo, storico invece nei comics. Il Mandarino, ostentato e inanellato terrorista mediorientale degli sceneggiatori Shane Black, anche regista e di Drew Pearce, è una sorta di Bin Laden in versione deluxe, inanellato e ammantato da abiti dorati da ricordare quasi un faraone, e le sorprese dello script e della esplosiva interpretazione di Ben Kinsley non mancano. Una metafora sadica su tutte è quella sui biscotti della fortuna che il villain usa nella cupa metafora di accompagnamento ad un attentato a Los Angeles.

«La vera storia dei biscotti della fortuna: hanno un aspetto cinese, hanno un nome cinese, ma sono in realtà un’invenzione americana. Per questo sono vuoti, pieni di bugie, e lasciano un cattivo sapore in bocca».

Il neo che registriamo è forse la presenza davanti alle cineprese 3D dirette da Black troppo breve per un nemico e un lavoro attoriale così interessanti.

Sotto una luce nuova, o quantomeno più rassicurante – almeno rispetto ad alcune bevute catastrofiche dei primi due capitoli – la presenza delle ricchissime cantinette di vino di casa Stark. Calici, tumbler e bottiglie di whisky non erano mai mancati dalla vita di celluloide e green-screen dell’alter ego tecnologico di Robert Downey Jr. ma questa volta il rosso e il giallo delle armature dividono le inquadrature casalinghe con il rubino e il paglierino del nettare degli dei.

La spettacolarità delle nuove avventure dell’eroe metallico non languono affatto, e neanche gli effetti speciali. L’azione e le coreografie di voli e battaglie sono talmente pregevoli che l’intento Marvel e Disney, case rispettivamente produttrice e distributrice del blockbuster dei record che hanno imposto agli sceneggiatori una limata sul fattore alcolismo di Stark nei comics ne viene fagocitato, e poi rimodellato ad arte sugli attacchi di panico di uno spaurito Tony fragile come mai prima d’ora. Era infatti nelle intenzioni degli autori, in fase di stesura, includere elementi di perdizione del protagonista da Demon in a Bottle, storia #120-128 di Iron Man incentrata sulle debolezze alcoliche del supereroe. Operazione originale non riuscita quindi. Ma non stiamo qui a piangere sul latte versato. Anzi sul vino. Ottimo film per una spensierata serata al pop-corn e Coca-cola.

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